L'Acqua di Colonia,è uno dei più famosi e antichi profumi al mondo che deve la sua origine all’estro italico di 2 uomini originari della Val Vigezzo.
Goethe, Napoleone, Voltaire utilizzavano questo profumo diffuso in tutto il mondo. Le prime produzioni erano in piccole bottiglie allungate dette rosolie; venivano riempite per mezzo di un piccolo bricco d'ottone, sigillate con la cera lacca, etichettate, incartate e ulteriormente poste in una cassettina di legno perché non si rompessero durante il trasporto. L’esportazione nei paesi caldi fu più problematica a causa dell’esplosione delle bottiglie, si ideò quindi la bottiglia “a champagne”che resisteva alla pressione del liquido.
La storia
Giovanni Maria Farina (1685-1766) e Paolo Feminis (1666 -1736), entrambi di Crana in Val Vigezzo, emigrarono in Germania, forse erano imparentati. Feminis era a capo di un laboratorio dove si produceva l'Acqua e Antonio Farina fu l'erede al quale venne trasmesso il segreto di fabbricazione. Suo nipote, nel 1806, fonderà a Parigi la Jean Marie Farina,in seguito ceduta a Roger et Gallet. Verte una disputa secolare sull’invenzione dell’acqua di colonia, se del Farina o del Feminis, ad oggi questa la conclusione: Feminis inventò la colonia, un Farina la diffuse in tutto il mondo.
Nel sito del Comune è scritto: Giovanni Paolo Feminis, sulle orme di tanti convalligiani, lasciò ancor ragazzo la Valle Vigezzo, raggiungendo la Germania per praticarvi il commercio, prima a Rheinberg e in seguito a Magonza sul Reno e a Colonia, dove poté dare sfogo alla sua predisposizione per gli infusi medicamentosi e l'erboristeria, aprendo una distilleria e vendendo localmente, fra gli altri profumi, una straordinaria "aqua mirabilis" a base di alcool e di essenze finissime, alla cui formula avrebbero contribuito i preziosi consigli contenuti in una pergamena consegnatagli da un monaco, col quale il Feminis sarebbe stato in rapporto di affettuosa corrispondenza.
L’acqua di Colonia ha un fragranza unica, così la descrive Giovanni Maria Farina: "un mattino italiano di primavera dopo la pioggia. Ricorda le arance, i limoni, i pompelmi, i bergamotti, i cedri, i fiori e le erbe aromatiche della mia terra. Mi rinfresca e stimola sensi e fantasia".
Certo è che al Feminis si deve la creazione di un'essenza profumata chiamata Aqua Mirabilis dalla quale sarebbe poi derivata l'Acqua di Colonia in seguito prodotta e diffusa da Giovanni Maria Farina e dai suoi discendenti.
La composizione
La ricetta dell’acqua di Colonia è segreta come quella della Coca Cola e custodita gelosamente. Le poche notizie in possesso indicano che è una soluzione di oli eterici (essenze di piante) in alcol (etanolo) diluito (80-90%). Nella sua versione originale l'Acqua di Colonia contiene da un 4 ad un 8% d'essenza di profumo.
L'Acqua di Colonia è composta da circa 25/30 essenze diverse la cui base è composta da bergamotto, limone, arancia, mandarino, limetta, cedro, pompelmo. Può contenere anche lavanda, rosmarino, timo, e olio di gelsomino.
L'Acqua di Colonia si differenzia dall'Eau de Toilette così come dall'Eau de Parfum per la presenza di una quantità maggiore di essenza di profumo (ne contiene infatti un 7-15%).