Il Caravaggismo fu una corrente pittorica del XVII secolo, nata dall'esempio di Caravaggio, caratterizzata dal realismo delle rappresentazioni e dal vigore dei contrasti tra luci e ombre.
Il Battistello, La liberazione di San Pietro
Pur derivando direttamente dall'opera di un pittore geniale, questa corrente riflette le nuove condizioni e concezioni di vita e di pensiero, le convinzioni morali e religiose del Seicento.
Il realismo caravaggesco si oppose all'artificiosità delle idealizzazioni tipiche del manierismo. I contrasti di chiaroscuro, le ricerche dei cosidetti "tenebrosi", lo studio e la resa di oggetti quotidiani e correnti, furono i mezzi tecnici caratteristici dei caravaggeschi, ma essi risposero più che altro, ad un bisogno dello spirito, che è chiaramente testimoniato dalla rapida e vasta diffusione del caravaggismo, e al tempo stesso dalla varietà di interpretazioni, dall'altezza o originalità dei risultati nei seguaci più illustri.
In Italia si resero noti Orazio Gentileschi, Bartolomeo Manfredi (che fu seguito da fiamminghi e olandesi), il Battistello, il Cavallino, Mattia Preti, lo spagnolo Ribera, Giovanni Serodine e lo Spadarino; in Francia, Valentin de Boulogne, Simon Vouet, Georges de La Tour e forse anche Géricault; in Olanda, sulla piccola schiera di pittori che volgarizzarono l'opera di Caravaggio, spiccarono Hendrik Terbrugghen, Matthias Stomer, Gerard Van Honthorst e, in senso più alto, Rembrandt e Vermeer.
Per oltre un secolo, interpretata dalla visione di altri grandissimi artisti, la lezione pittorica di Caravaggio fu stimolo e guida.