Giovanni Serodine nacque ad Ascona, Canton Ticino, nel 1594. Si trasferì molto giovane a Roma, prima del 1620, dove già operavano il padre Cristoforo, capomastro, e il fratello maggiore Giovanni Battista, scultore e stuccatore.
Nelle sue prime opere certe, La chiamata dei figli di Zebedeo e L'invito a Emmaus, nella parrochiale di Ascona, Serodine seguì il Caravaggio non solo nel forte plasticismo e nei netti sbalzi di luce, ma soprattutto nella decisiva volontà antiretorica con cui era trattato il soggetto sacro.
Nelle poche tele successive, come La decollazione del Battista (Roma, San Lorenzo fuori le mura) eL'elemosina di San Lorenzo (Sermoneta, abbazia di Valvisciolo), o nella Figura allegorica femminile della Pinacoteca ambrosiana a Milano, egli superò l'iniziale caravaggismo per una pittura di tocco, raggiungendo risultati tra i più alti e originali della pittura italiana tra il secondo e terzo decennio del Seicento.
Morì a Roma nel 1630.
Allegoria Della Scienza 1630, Milano Pinacoteca Ambrosiana