L'arte del Caravaggio non fu subito compresa dai suoi contemporanei: spesso sfuggiva ai committenti la portata rivoluzionaria della sua pittura, una pittura che anticipò l'Ottocento, per via del realismo visionario, intenso e tuttavia spoglio.
Spiegare il perchè Caravaggio dipingesse in quel modo non è semplice e si possono fare mille ipotesi. Secondo la Langton, sua eccelsa biografa, l'arte del grande pittore "si collega forse alle tattiche aggressive di Filippo Neri, al suo desiderio di umiliare un'élite raffinata, di spingerle davanti la religione dei poveri rivalutando modi d'espressione rozzi e vernacolari". Ma forse una chiave di lettura c'è: Caravaggio stesso, in un'aula di tribunale, ebbe a dire che i buoni pittori sono coloro che "sappi far bene dell'arte sua, così un pittore valentuomo che sappi depingere bene et imitar bene le cose naturali". Era questa l'idea che il maestro aveva dell'arte e del realismo. Le sue opere gli diedero fama e successo ma attirarono anche molte critiche e grande scandalo suscitò in particolare un suo dipinto: La morte della Vergine.
I committenti di questo quadro, avevano deciso di collocare l'opera nella chiesa di Santa Maria della Scala di Trastevere, collegata ad un monastero chiamato Casa Pia, un'organizzazione di carità per le donne vittime di violenze che rischiavano la perdizione. Ma appena il dipinto fu presentato ai padri Carmelitani, essi lo giudicarono osceno e lascivo: si spaventarono dalla forza provocata dall'immagine, sospettando, tra l'altro, che il pittore avesse scelto "una qualche meretrice sozza delli Ortacci da lui amata, così scrupolosa e senza devozione" come modella.
Nel dipinto non c'è nulla di tradizionalmente sacro:la Vergine è un cadavere, con una posa scomposta, il ventre gonfio e i piedi nudi; gli Apostoli attorno a lei sono tutti vecchi e calvi, in preda ad un dolore semplicemente umano.
I frati, dunque, rifiutarono la tela che fu invece acquistata, grazie all'interessamento di Rubens, dal duca di Mantova, al quale non importava se la modella che aveva posato per il quadro fosse in effetti una qualche "sudicia puttana".
Maddalena Antognetti
Per la "Morte della Vergine" aveva posato una certa Maddalena Antognetti, detta Lena, una ragazza, amante di prelati e cardinali. Non una "sudicia puttana" ma comunque una ragazza che aveva alle spalle una dubbia reputazione. All'epoca in cui posò per Caravaggio, Lena aveva ricevuto una proposta di matrimonio da parte di un giovane praticante notaio ma sua madre aveva rifiutato l'offerta. Forse tra la modella e il pittore c'era un rapporto amoroso anche se non c'è nulla di certo e provato. Tuttavia quando il pretendente alla mano di Lena venne a sapere che la ragazza posava per Caravaggio fece una scenata alla madre di lei: "Tenetevi pure quella buona zitella di vostra figliola, che avete negato a me per moglie e dopo l'havete condotta da quel pittoraccio a farne quel che gl'è piaciuto..."
Due giorni dopo Caravaggio affrontò il giovane in Piazza Navona e gli assestò un colpo alla testa, facendolo cadere a terra malconcio e sanguinante.
Maddalena aveva posato anche per un altro quadro, La Madonna dei Pellegrini, uno dei lavori più affascinanti del Caravaggio: una donna dalla straordinaria bellezza popolana, col bambino in braccio, si affaccia ad un uscio, slanciata nella figura, forse lievemente fuori scala, intenta ad ascoltare la preghiera di due viandanti, un giovane rozzo con i piedi nudi e sporchi e con il deretano in primo piano e una vecchia, sudicia e rugosa con i capelli raccolti in un cencio. Una Vergine che forse ispirò Manzoni per la descrizione della madre di Cecilia nei Promessi Sposi.
Oggi questa tela possiamo ammirarla nella chiesa di Sant'Agostino mentre La morte della Vergine, è oggi conservata al Louvre.
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