Le Nain è il nome di tre fratelli pittori vissuti nella Francia del Seicento e accolti all'Accademia reale nel 1648. E' spesso difficile distinguere le loro rispettive opere e la parte pertinente a ciascuno nei quadri in collaborazione.
Antoine ( Laon 1588-Parigi 1648), si formò a Laon sotto influssi olandesi e presto si trasferì a Parigi con i fratelli (1629) dove aprì uno studio.
Tra le prime opere ricordiamo la serie della Vita della Vergine, ordinata dall'ambasciatore spagnolo Mirabel per il convento dei Petits-Augustins: la serie fu smembrata e oggi l'Adorazione dei pastori si trova al Louvre mentre l'Annunciazione a Saint-Jacques-du-Haut-Pas.
Antoine dipinse con minuzia tutta fiamminga ritratti di gruppo disposti in interni non sempre armoniosi come ad esempio: Riunione di famiglia, I piccoli giocatori di carte. Tra i ritratti ricordiamo quello del signor di Tréville.
Louis ( Laon 1593-Parigi 1648), fu avviato alla pittura dal fratello Antoine. Soggiornò sicuramente a Roma nel 1629-1630. E' considerato uno dei più significativi pittori francesi del Seicento, per le scene di genere di notevole sobrietà e grandezza, che si staccano nettamente dallo stile delle feste mondane della scuola di Fontainebleau, dalla pittura storica di Vouet e perfino dal realismo dei caravaggeschi: forme piene e immobili, colori sobri, luminosità diffusa, dignità di atteggiamenti nei personaggi. Suoi capolavori sono: la Carretta, la Famiglia del contadino, il Ritorno dal battesimo, la Sosta del cavaliere, Due fanciulle. Fu anche autore di soggetti religiosi: Maddalena penitente, Natività della Vergine.
Mathieu (Laon 1607-Parigi 1677), pittore della città di Parigi nel 1633, fu fatto nobile col titolo di Cavaliere Le Nain. Fu soprattutto ritrattista, con predilezione per le scene di genere in cui riunì tipi caravaggeschi: il Corpo di guardia, Ritratto di giovane, Giocatori di trictrac. Acune opere sembrano dipinte in collaborazione col fratello Louis: Venere nella fucina di Vulcano.
La carretta, Louis Le Nain, 1641, Parigi, Louvre