Soprannominato lo Spagnoletto, José de Ribera nacque a Jàtiva, presso Valencia, nel 1590. Fu pittore di corte, a Napoli, presso il Vicerè e in questa città introdusse i temi caravaggeschi, che probabilemente aveva assimilato a Roma. Tuttavia lo stile di Ribera è personalissimo, realistico, crudo e carico di violenza espressiva, tipicamente spagnola.
L'influsso di Ribera sulla pittura napoletana fu fondamentale, ma spesso valutato in termini negativi, per avere diffuso una versione più facile e di clamorosi effetti drammatici della sobria severità caravaggesca: si ricorda a tal proposito Il martirio di San Bartolomeo.
In seguito la crudezza realistica del primo periodo si addolcì e i toni pittorici si schiarirono in una luminosità assai lontana dai contrasti chiaroscurali del "tenebrismo", a seguito dell'influsso della pittura bolognese e del Reni.
La vena spagnola dell'opera di Ribera emerge in esempi di schietto e sobrio naturalismo come nell'opera "Il piede storpio".
Tra le opere più importanti ricordiamo: Il sogno di Giacobbe, La liberazione di San Pietro, Comunione degli apostoli e San Gennaro che esce dalla fornace. Morì a Posillipo nel 1652.
Martirio di San Filippo, 1639