Nacque a Venezia in una famiglia raffinata e colta: suo padre aveva studiato medicina ma si era dedicato professionalmente alla musica. Anche lei come Barbara Strozzi ebbe la fortuna, per intercessione del padre, di poter studiare canto con Francesco Cavalli e di entrare in collaborazione con il chitarrista Francesco Corbetta.
Carlo II Gonzaga, duca di Mantova, l'ascoltò in duetto con quest' ultimo e sarebbe stato intenzionato a chiamarla a corte se la sua attività musicale non si fosse interrotta nel 1659, con il matrimonio con il nobile veneziano Lorenzo Bembo.
Lorenzo proibì ad Antonia di esercitare qualsiasi attività artistica e segregò lei e i suoi figli, abbandonandosi ad abusi fisici e verbali su di loro. Questa condizione costrinse Antonia a fuggire a Parigi, dove l'amico Corbetta era stimatissimo per aver introdotto a corte la moda della chitarra classica. Nel 1677, grazie all'amico, potè cantare alla presenza di Luigi XIV: quell'unica performance le valse un vitalizio e la possibilità di vivere presso una comunità femminile in semi-clausura.
Salmo n.6
Gran parte della sua produzione musicale risale a questo periodo ed è costituita da petites motets e dalla raccolta Produzioni Armoniche: duetti, trii serenate composte in uno stile che coniuga qauello italiano e quello francese e dedicate alla famiglia reale per sdebitarsi della protezione offertale.
In molte arie, come ad esempio M'ingannasti in verità l'amante abbandonato inveisce con rabbia, piuttosto che con languida tristezza secondo l'uso dell'epoca, contro l'inganno e l'abbandono ed in questo è ravvisabile un riferimento alla sua triste condizione di sposa infelice e maltrattata.
M'ingannasti in verità, aria per soprano e basso continuo tratta dalle Produzioni Armoniche (Parigi 1697-1701)