Nonostante il suo nome sia legato a Venezia, dove avvenne la sua formazione, il suo successo più vero lo conquistò a Roma, soprattutto come compositore di opere liriche. Tra il 1640 e il 1645 fu infatti maestro di cappella presso Santa Maria Maggiore e rappresentò nei teatri cittadini numerosi melodrammi. I più noti tra questi rimangono l'Orontea, del 1655-56, e l'Argia, degli stessi anni, su libretto di Giovanni Filippo Apolloni, legata ai sontuosi festeggiamenti per l'ingresso a Roma della regina Cristina di Svezia.
Dall'opera l'Orontea, scena XVII atto II Intorno all'idol mio