Piccinini nacque a Bologna e, giovanissimo, fu notato dal cardinale Pietro Aldobrandini, legato papale a Bologna e Ferrara e appassionato di musica, che lo volle a Roma. Lì divenne uno dei virtuosi più apprezzati e richiesti del suo tempo, passando a servizio da una famiglia patrizia all’altra ed esibendosi in tutti i salotti dei potenti del tempo. Anche lui, come Kapsberger, puo’ essere considerato un vero “trend setter” nelle tendenze musicali della Roma di primo ‘600.
Della sua produzione sono rimasti noti solo due libri di intavolature, che contengono danze, improvvisazioni, variazioni, toccate e persino una inscrittione d’avertimenti, che insegna la maniera, & il modo di ben sonare con facilità i sudetti stromentia scopo didattico, nonché un dettagliato manuale sulla costruzione e la manutenzione dei liuti. Piccinini infatti apportò sostanziali migliorie al chitarrone e probabilmente può essere considerato l’inventore dell’ arciliuto, un’elaborazione ed evoluzione della tiorba. Compose, insieme a suo fratello Filippo, anche la musica per l’opera La selva sin amor, la prima opera lirica rappresentata in Spagna, oggi completamente perduta.
Libro I di intavolature per liuto e chitarrone, partite variate sull'aria Romanesca