Cenni storici
Villa Albergati (Zola Predosa, in provincia di Bologna) è, architettonicamente, una delle ville di campagna più originali di tutto il barocco emiliano. Fu costruita per volere del nobile bolognese Girolamo Albergati Capacelli che per lungo tempo soggiornò a Roma come diplomatico; non per niente la villa rispecchia lo stile della Roma barocca.
I lavori di costruzione, affidati a Bonifacio Socchi e ad Agostino Mitelli, maestro del trompe-l'oeil, iniziarono nel 1659 e si protrassero per oltre un trentennio.
Nel Settecento la villa ospitò numerosi personaggi illustri, come, Stanislao Poniatowski, Mozart, Goldoni, Voltaire, tanto che fu necessario rimodernare alcune stanze destinate agli ospiti. Napoleone, addirittura, voleva farne la sua residenza.
Nel 1844 la famiglia Albergati vendette la villa che attualmente è gestita da una società che organizza eventi: spettacoli musicali e teatrali, mostre e convegni.
Il complesso
Villa Albergati colpisce per le sue dimensioni e soprattutto per il contrasto tra l'austerità esterna e la fastosità barocca degli interni. Le sale sono riccamente affrescate da pittori di scuola emiliana del Seicento e del Settecento.
La facciata del palazzo, in cotto e arenaria gialla, ricorda l'architettura militare; il giardino, particolarmente esteso, chiarisce la duplice funzione della villa, luogo di delizia ma anche centro agrario.
Gli interni del palazzo sono maestosi: vi sono quattro scale di forma diversa che mettono in comunicazione i vari piani: lo scalone nobile è a forma ellittica e ad andamento elicoidale; le altre tre scale sono una a doppia rampa a pianta ottagonale, una a chiocciola e una zoppa (a gradini sfalsati).
Le sale
La sala d'onore è a doppia altezza ed è raggiungibile da tutti gli appartamenti, dai terrazzi, dalla cappella e dalla sala da ballo.
Tutte le sale del primo piano sono affrescate: vi lavorarono i pittori Giovanni Antonio Burrini, Vittorio Bigari ma soprattutto Angelo Michele Colonna che lavorò per un certo periodo anche a Versailles e a Madrid. I temi sono allegorici e mitologici ed eseguiti secondo lo schema dei quadraturisti.
La villa possiede inoltre alcuni quadri di un certo valore appartenenti alla collezione della famiglia Albergati.
Curiosità
In una calda sera d'agosto del 1786, villa Albergati fu teatro di una tragedia familiare: Cattina Boccabadati, moglie del marchese Albergati, fu trovata morente, con due ferite d'arma da taglio sul ventre, in un lago di sangue. Il marchese Albergati subì un processo, accusato di uxoricidio, ma ne uscì assolto, anche grazie alle testimonianze di amici e servitori. Essi riferirono che la marchesa era una donna nevrotica e violenta e che probabilmente era rimasta vittima della sua stessa violenza. Dal processo, tuttavia, appare chiaro che il carattere della donna fu molto demonizzato e che molti tra i giurati erano amici del marchese...Comunque andarono i fatti, il mistero sulla morte della marchesa Albergati è rimasto irrisolto e tale, forse, rimarrà.
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