Storia del Caffè
Scritto da Stefano Torselli. Pubblicato in cucina barocca
Così il Redi descrive il caffè: Beveraggio usato anticamente tra Arabi, ed oggi tra’ Turchi e tra’ Persiani e quasi in tutto l’Oriente; è un certo legume abbronzato prima e poscia polverizzato e bollito nell’acqua con un poco di zucchero per temperarne l’amarezza. Non è gran tempo che comincia ad essere costumato in Cristianità, ma vi piglia gran piede; e vi sono persone le quali vogliono dire che il caffè non sia altro che l’antico nepente d’Elena, giacchè ella, come recita Omero, ne imparò la composizione in Egitto, dal quale paese per lo più ci è portato il frutto del caffè.
Nel 600 il caffè arriva in Europa
Benché anticamente conosciuto come originario della regione della Caffain Abissinia giunse in Arabia verso il XV secolo per espandersi in tutto l’oriente, mentre in Europa arriva solo agli inizi del 600. A farlo conoscere ai nostri antenati furono i mercanti olandesi che ne regalarono delle piantine a Luigi XIV che ebbe cura di farlo coltivare dal suo botanico che così lo descrive: " nel 1613 la pianta del caffè era un arboscello di un pollice di diametro e cinque piedi di altezza, il cui frutto è molto bello e somiglia un po’ a una ciliegia".
Il caffè giunge a Venezia intorno al 1640; dell’altro viene importato a Marsiglia negli anni 1643-44 da alcuni commercianti. Nel 1658 viene fatto conoscere a Parigi dallo studioso e viaggiatore Jean de Thévenot, che lo offriva ai suoi sempre numerosi invitati, in occasione dei ricevimenti dati al ritorno di ogni viaggio.I primi importatori furono i marsigliesi che ottennero da Luigi XIV un decreto reale per importazione esclusiva. Il suo prezzo di 40 franchi per libra, allora piuttosto caro, si ridurrà in seguito a soli 5 scudi.
Diffusione tra gli aristocratici
A differenza del tè il caffè divenne la bevanda dei borghesi che presero l’abitudine di berne una tazza un po’ a tutte le ore, anche a Versailles era sempre disponibile ma la sua diffusione maggiore sembra si debba a Parigi da Soliman Aga, nel 1669 ambasciatore del grande sultano Maometto IV. Uomo di prestigio, questi era ammirato da tutti e particolarmente dalle dame, che gli facevano volentieri visita, per la sua personalità, acutezza di ingegno e galanteria: gli occhi erano sedotti dall’apparato di ganza e di garbo che l’accompagnava, quelle tazze luccicanti di porcellana nelle quali veniva versato. Gli schiavi vestiti di seta portavano silenziosi la bevanda mentre si parlava serenamente seduti su grandi cuscini per terra. L’atmosfera era tale da lasciare entusiasti i presenti che appena usciti correvano a raccontar quello che avevano visto e gustato.
Nel ricco diario di Madame de Sévigné troviamo descritta l’usanza di berne mescolato con la crema di latte: Noi abbiamo qui del buon latte e delle buone vacche. Abbiamo voglia di fare scremare accuratamente questo buon latte e di mescolarlo allo zucchero e a del buon caffè. Mia cara fanciulla, è questa una bellissima cosa, e da cui riceverò una grande consolazione in Quaresima.
Nascita dei Caffè
I Veneziani per primi impararono a gustare la bevanda, gli storici fanno risalire al 1645 l'apertura della prima bottega del caffè in Piazza San Marco, mentre nel 1763 Venezia contava ben 218 locali.
In Austria venne conosciuto in modo molto particolare: nel 1683 i Turchi abbandonarono precipitosamente l'assedio della capitale austriaca, lasciando dietro di loro numerosi sacchi di caffè. Grazie a questi sacchi i viennesi conobbero il caffè e fu subito un colpo di fulmine: "La bottiglia blu" fu il primo caffè di Vienna, aperto nello stesso anno nei pressi della Cattedrale.
A Parigi le prime botteghe a vendere caffè furono piccoli esercizi commerciali opera di mercanti armeni, ma il loro destino fu quello di fallire in breve tempo. Il primo caffè vero e proprio fu aperto nel 1672 da Procopio dei Coltelli, gentiluomo palermitano stabilitosi nella capitale francese, e fu un vero successo. Il Café Procope si può ammirare ancora oggi in Rue de l'Ancienne Comédie, proprio di fronte alla Comédie Française.
Durante il corso del XVII secolo il caffè arrivò a Londra, città che vide l'apertura delle prime "Coffee-Houses".