Le compagnie di attori girovaghi allestivano le loro rappresentazioni in baracche costruite alla bell’e meglio. Una semplice pedana veniva trasformata in palcoscenico. Un paio di sostegni, botti, casse e alcuni pali costituivano l’impalcatura per le assi sulle quali si svolgeva lo spettacolo. Qualche tendaggio offriva la possibilità agli attori di cambiarsi e di attendere il momento di entrare in scena; serviva inoltre a nascondere il modesto guardaroba.
In Francia
I teatri ambulanti francesi, la cui memoria ci è stata tramandata attraverso le incisioni di Callot, erano allestiti secondo lo stesso principio dei teatri dei contadini delle sagre dei villaggi raffigurati nei quadri di Brueghel. Ancora nel Settecento il palcoscenico della Commedia dell’Arte era sistemato a Roma in Piazza Navona su quelle quattri assi “che significavano il mondo”. I presenti naturalmente non pagavano alcun biglietto d’ingresso, ma alla fine dello spettacolo veniva raccolto un obolo.
Il teatro dei burattini e quello delle compagnie ambulanti di oggi rispecchiano in parte la situazione dell’epoca. In questi teatri popolari costruiti in baracche vi erano solo posti in piedi e difficile era per le compagnie ambulanti trovare degli ambienti dove mettere in scena le loro rappresentazioni. Molto spesso era disponibile solo un fienile o una miserabile osteria.
La situazione di questi attori girovaghi è vivacemente descritta nel “Wilhelm Meister” di Goethe.
In Francia ebbero un ruolo molto importante i Théatres de la Foire, cioè i teatri che venivano allestiti nelle fiere dei sobborghi parigini, a Saint Laurent e a Saint Germain. Non si davano spettacoli tutto l’anno: a Sain Germain da febbraio fino alla Settimana Santa; a Saint Laurent, da luglio a settembre. Erano teatri piuttosto piccoli, ma con buone scenografie, ottenute con l’ausilio di quinte mobili. Per simulare il volo venivano impiegati alcuni macchinari e trabocchetti. Dopo continue proibizioni e censure i Théatres de la Foire calarono definitivamente i loro sipari nel 1786, lasciando il posto ad una originale forma teatrale: la pantomima o pièce à la muette.
Teatri – baracche furono allestiti anche nei mercati nel centro di Parigi, ad esempio in Place Vendome. Erano piccole baracche all’interno delle quali veniva dato lo spettacolo, ma che già all’esterno lasciavano vedere una piccola prova della rappresentazione, così come avviene tuttora nei baracconi delle sagre paesane, ma con la differenza che al tempo vi comparivano attori e cantanti di una certa bravura e la scenografia era curata da artisti di chiara fama.
In Germania
Nei teatri ambulanti tedeschi della metà del Seicento esisteva un palcoscenico diviso in due parti da una tenda che rendeva possibile un più frequente cambio di scena.
Nella boxiganga lavoravano dai sei ai sette attori, due donne ed un ragazzo, i quali viaggiavano attraverso il paese con i loro bauli e quattro cavalli presi in affitto, interpretando sino a tarda notte commedie e sacre rappresentazioni.
La farandula consisteva in un gruppo ancora più numeroso di attori, dotati di un programma più vario e di costumi più ricchi.
La compania completa, comprendeva una trentina di persone tra cui attori di grande bravura e ottima preparazione.
La vita delle compagnie era dura e difficile. Scrive Rojas: “ Non vi era negro in Spagna e schiavo in Algeria che non vivesse più comodamente dei poveri buffoni”.