La vita
"Vedere nel bel mezzo della notte, nel luogo più bello del mondo, la persona adorata, vederla a sua insaputa e tutta presa da cose che si riferivano a lui e all'amore che ella gli nascondeva, ecco quanto nessun altro amante ha mai provato e immaginato. Madame de La Fayette - La principessa di Clèves
Marie Madeline Pioche De La Vergne, contessa di La Fayette nacque a Parigi nel 1634. Figlia di un gentiluomo di piccola nobiltà, esperto d'arti militari, curioso di scienze e di arti, ricevette una solida educazione. Un anno dopo la morte del padre (1649) sua madre sposò Renaud-René de Sévigné, zio di Madame de Sévigné , con la quale Marie Madeline strinse un'amicizia che durò tutta la vita.
Negli anni dell'adolescenza frequentò la frivola e colta società del salotto di Madame de Rambouillet. Nel 1655 Marie Madeline sposò il conte di La Fayette che, costretto a lunghi soggiorni nei suoi possedimenti in provincia, non sempre divise l'intensa vita mondana della moglie, il cui salotto, in rue de Vauginard, divenne un ritrovo di letterati, fra cui Ménage, che si occupò della sua cultura e la spinse a scrivere, Segrais, altro suo consigliere, Madame de Sévigné, Jean de La Fontaine, e più tardi Rochefoucauld, suo grande amico a partire dal 1665.
Questa attività le lasciò tutto il tempo di frequentare assiduamente altri salotti, tra cui quello di Madame du Plessis-Guénégaud, più aperto alle discussioni filosofiche che alla poesia e dominato dai giansenisti.
Più tardi divenne corrispondente assidua, quasi incaricata di missioni diplomatiche, della sua amica di gioventùGiovanna Battista di Savoia-Nemours, reggente dello Stato savoiardo dopo la morte del marito Carlo Emanuele II.
Le opere
Su suggerimento di Segrais e di Pierre Daniel Huet, Madame de La Fayette collaborò ad una collezione diRitratti vari, voluti dalla duchessa di Montpensier, col Ritratto di Madame de Sévigné (1659).
Nel 1662, fu pubblicata grazie a Ménage, che probabilmente coadiuvò alla stesura o rivide l'opera, La Principessa di Montpensier, primo dei romanzi psicologici che le sono attribuiti e dei quali furono sue certamente trama ed impostazione dei personaggi.
Sotto il nome di Segrais comparvero, rispettivamente nel 1669 e nel 1671, la prima e la seconda parte di Zaide, cui non fu estraneo per certe correzioni di stile La Rochefoucauld. Si tratta di un lungo romanzo complicato da numerose avventure, secondo la moda del tempo.
Il capolavoro della scrittrice, La Principessa di Clèves, iniziato molto tempo prima, apparve nel 1678, anonimo. Anche in questo romanzo ci fu, a quanto asserisce l'autrice stessa, l'intervento di La Rochefoucauld per quello che concerne lo stile. Ma il soggetto, la penetrazione e la minuzia dell'analisi psicologica, la sobrietà della narrazione sono opera di Madama de La Fayette, che non volle firmare i suoi romanzi solo perchè riteneva che nuocessero alla reputazione di una donna della sua condizione sociale.
La Principessa di Clèves è il primo romanzo moderno della letteratura francese e il capostipide di una lunga serie di romanzi psicologici o d'analisi; e grazie ad esso la sua autrice occupa tuttora un posto eminente nella letteratura francese.
Madame de La Fayette scrisse ancora (forse tra il 1670 e il 1675) una Storia di Enrichetta d'Inghilterra, in collaborazione con la stessa Enrichetta Anna Stuart, moglie di Filippo d'Orleans, e pubblicata solo nel 1720; una serie di Lettere e delle Memorie della corte di Francia per gli anni 1688 e 1689 (postume, 1731). Postumo uscì un altro romanzo, La contessa di Tenda (1724), di soggetto analogo ai precedenti. La scrittrice morì a Parigi nel 1693.
La Principessa di Clèves - trama
L'azione si svolge al tempo di Enrico II, nell'ambiente della corte. Mademoiselle de Chartres, sposata senza amore al principe di Clèves, si sente irresistibilmente attratta dal bel duca di Nemours e si risolve coraggiosamente a confessare il suo turbamento al marito, di cui apprezza la perfetta lealtà, e a chiedergli protezione.
Il principe comprende e perdona, ma non può allontanare dal cuore la gelosia che è nata in lui. Per un sospetto ingiusto verso la moglie, muore di dolore, pur riconoscendola, prima di spirare, innocente.
Libera ormai, la principessa rifiuta di sposare Nemours e finisce i suoi giorni in convento.
Il libro, appena pubblicato (1678), suscitò molte polemiche: a vari letterati contemporanei fu attribuita una parte più o meno cospicua di collaborazione con l'autrice, primo fra tutti La Rochefoucauld.
Oggi il valore del romanzo e ampiamento riconosciuto: esso mette a frutto tutta l'esperienza della narrativa barocca e del clima classico, e applica al materiale romanzesco un nuovo senso della misura.
Per la sua finezza psicologica non comune e per la sapiente ricostruzione storica, La principessa di Clèves è considerato tuttora "il primo romanzo moderno".