Costanza de Cupis
Scritto da Laura Savani. Pubblicato in mirabilia
Nelle notti di luna piena, in via dell’Anima nei pressi di Piazza Navona, sono in molti a sostenere che dietro una delle finestre di palazzo De Cupis, appaia la sagoma di una bianchissima e bellissima mano.
Secondo le cronache di Antonio Valena, attento reporter dei primissimi anni del XVII secolo, a palazzo De Cupis viveva Costanza Conti, andata in sposa al nobile De Cupis. Costanza era bellissima ma soprattutto famosa per le sue mani perfette; così perfette che le fu chiesto, da un certo “Bastiano alli Serpenti” di poterne riprodurre la forma in un calco in gesso. (a sinistra lo stemma dei de Cupis)
Il calco fu eseguito alla perfezione ed esposto nella bottega dell’artista che divenne presto meta di visitatori affascinati.
Uno di questi, un canonico, pare avesse esclamato, ammirato, che se la mano fosse appartenuta ad una persona reale, avrebbe corso il rischio di essere tagliata.
L’episodio arrivò alle orecchie di Costanza che da quel giorno visse in uno stato di terrore e di angoscia; oscuri presentimenti le fecero prendere la decisione di rinchiudersi in casa.
Poco tempo dopo, Costanza si punse profondamente un dito mentre stava ricamando.
La ferita si infettò a tal punto che la mano andò in cancrena e dovette essere amputata. Ma ormai era troppo tardi e ciò non basto a salvare la vita della sventurata Costanza che morì per setticemia. ( a sinistra palazzo Cupis in piazza navona a Roma)
Questa triste vicenda assunse presto i connotati di una leggenda e i romani ancora oggi sostengono che quella bellissima mano appaia dietro il vetro di una finestra di palazzo De Cupis.