Esedra: piccolo monumento, a volte commemorativo, provvisto di sedili semicircolari con nicchie e statue.
Labirinto: In origine, vasto edificio costruito in modo che ne risulti difficile trovarne l'uscita. Nell'arte del giardino il labirinto è un insieme di passaggi, spesso formato da siepi, disposti in modo da intersecarsi capricciosamente, per rendere difficile l'orientamento. Celebre il labirinto di Villa Pisani che ispirò Gabriele D'Annunzio per il suo romanzo "Il Fuoco".
Ninfeo: grotte naturali o artificiali, con una fontana inquadrata monumentalmente da un'architettura imitante le scene dei teatri. I ninfei per la loro frescura, erano anche luoghi di riunione e di riposo.
Orangerie: serra dove vengono conservate, durante l'inverno, le piante di arancio, per proteggerle dal freddo.
Parterre: Termine francese usato per indicare un complesso di aiuole a disegno geometrico più o meno regolare. Nei giardini, i parterres all'inglese, asimmetrici, sono rivestiti da un tappeto erboso e ornati da gruppi di piante vivaci disposti irregolarmente.
I parterres alla francese sono invece simmetrici e decorati da gruppi di piante erbacee ornamentali da foglia o da fiore distribuiti in modo regolare.
I parterres da bordura detti anche "broderies" (dal francese "ricami") sono guarniti da siepi di bosso tagliate in modo da comporre disegni geometrici.
Peschiera: vasca contenente dei pesci.
Teatro di verzura: teatro all'aperto costituito da siepi che delimitano i sedili in pietra disposti a semicerchio. Celebre il teatro di verzura secentesco di Villa Marlia, dove nell'Ottocento suonò Paganini.