Con il termine padiglione, nell'antichità, si intendeva parlare di tende, spaziose e sontuose, che servivano da alloggio ai capi militari o ai grandi personaggi durante le soste in accampamenti militari o in viaggio; essi formavano in realtà dei veri palazzi in miniatura, con tutte le comodità possibili, relativamente ai vari periodi storici.
L'estensione del nome, per analogia, ad edifici isolati nei grandissimi parchi venne in seguito ad indicare costruzioni più o meno grandi (in alcuni casi si trattava di piccoli palazzi), forniti di tutti gli agi inerenti alla loro destinazione; essi, nei vasti comprensori, erano luoghi di ritrovo e spesso erano situati in posizioni particolarmente amene.
Padiglione Amalienburg a Nymphenburg
Si ebbero così padiglioni per la caccia, per la musica, per il riposo estivo ed altro, dove era un poco attenuato il formalismo degli schemi rigidamente fissati che regolavano la vita dei castelli, dei palazzi o delle regge; ristrette comitive potevano lì riposarsi o dedicarsi agli svaghi favoriti.
Soprattutto nel 1600 e nel 1700 i padiglioni raggiunsero una fastosità senza pari o furono improntanti ad una apparente rusticità; ne troviamo molti a Versailles, fra cui un piccolo padiglione da musica e l'insieme arcadicheggiante conosciuto come l'hameau de la reine, nel Il Petit Trianon, che risente degli influssi del giardino paesaggistico inglese.
A Nymphenburg, Adelaide di Savoia, divenuta moglie dell'elettore di Baviera, fece costruire un padiglione, detto Amalienburg, ancora oggi visitabile, completamente ricoperto all'interno di porcellane di Delft. Si racconta che l'elettrice si divertisse, con il suo seguito, a sparare dal tetto ai cervi vaganti nel parco e spinti in quella direzione dai battitori.
Anche in Italia, in varie ville, si ritrovano padiglioni piò o meno vasti e talvolta costruiti a semplice scopo decorativo, dato che il clima permette vita all'aperto molto più che in altri paesi.
Col passare del tempo e con la diminuizione dell'ampiezza delle aree dei parchi e dei giardini, i padiglioni scomparvero, lasciando al loro posto sostituti minori che presero altri nomi come "chiosco", "capanno", "gazebo".