Commissionata dal principe-vescovo Johann Philipp Franz von Schönborn nel 1720 al grande architetto Neumann, la residenza dei vescovi di Würzburg è un meraviglioso palazzo barocco dichiarato dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
Per la sua realizzazione vennero spese cifre enormi e più di duecento operai furono impegnati ogni giorno per costruire le 300 stanze di questa dimora, nei cui sotterranei vennero anche realizzate cantine capaci di accogliere oltre un milione e mezzo di litri di vino.
I bombardamenti del 1945 imposero una ricostruzione accurata della residenza, anche se, per fortuna, l'ala centrale e lo scalone d'onore sono ancora quelli originali.
Lo scalone d'onore, in particolare, è un vero e proprio capolavoro di ingegneria e creatività, sovrastato da una volta di 600 mq libera da appoggi e decorata magnificamente da Gianbattista Tiepolo. In questo immenso affresco sono raffigurati i quattro continenti allora conosciuti nell'atto di rendere omaggio al principe-vescovo della città.
Splendita la Kaisersaal, il cui soffitto è un trionfo dell'arte e dell'ingegno di Tiepolo, valorizzato dagli interventi in stucco di Antonio Bossi.
Tutto nella palazzo è magnifico e pregiato, dai mobili agli infissi, ai raffinati parquet. La residenza ospita inolte il Martin-von-Wagner-Museum ricco di raccolte che spaziano dalle sculture ai dipinti, e la bella cappella di corte, la Hofkirche costruita tra il 1733 e il 1735, affrescata da Johann Rudolf Byss e i cui laterali sono ornati da pale di Giambattista Tiepolo.
Tiepolo a Würzburg
Nel 1750 l'architetto Neumann aveva ormai compiuto la sua opera nella residenza, che attendeva solo di ricevere nelle sale di rappresentanza una veste pittorica adeguata alla magnificenza delle sue forme architettoniche. Il pensiero del principe-vescovo andò a Venezia, con la quale la città di Würzburg intratteneva rapporti commerciali proficui, e al pittore Tiepolo.
Sebbene non avesse mai lasciato l'Italia, Tiepolo era già famoso in tutta Europa, grazie alle commissioni ricevute dall'Inghilterra e dalla Spagna: le trattative per assicurarsi l'opera furono condotte, con perizia e accortezza, da Lorenz Mehling, mercante e banchiere di Würzburg da anni residente a Venezia. Il pittore ricevette ampie assicurazioni di non interferenza sulla sua libertà di artista, ma decisivi per convincerlo ad accettare l'incarico furono i 10.000 fiorini renani del compenso.
Il 12 dicembre 1750 Giambattista Tiepolo arrivò nella città di Würzburg, accompagnato dai figli Domenico e Lorenzo. Sistematosi nella Residenza, si rese subito conto della sfida che l'attendeva: la Hauptsaal, poi chiamata Kaisersaal, era già tanto adornata di stucchi e marmi policromi che a sua disposizione rimaneva solo lo spazio al di sopra dell'architrave dei lati nord e sud, per giunta di forma vagamente triangolare, e la superficie ovale e concava del soffitto.
La riflessione fu lunga: solo alla fine di aprile del 1751 Tiepolo cominciò il lavoro sul soffitto. L'8 luglio, festa di san Kilian, un orgoglioso principe-vescovo potè mostrare l'affresco agli ospiti.
Un anno dopo Tiepolo si accinse ad un'opera ancora più complessa: l'affresco della volta dello scalone d'onore.
Il giardino Würzburg
Il giardino fu realizzato, su commissione del vescovo Adam Friedrich von Seinsheim, dal grande progettista di giardini boemo Johann Prokop Mayer che divise l'aria del parco in 3 zone: il Giardino orientale, il Giardino meridionale e un giardino di dimensione ridotte.
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