Il Palazzo delle Tuileries sorgeva sulla riva destra della Senna fra il Museo del Louvre e gli Champs-Elysées in un luogo dove si trovavano delle fornaci, da qui il nome "Tuileries".
Il Palazzo delle Tuileries Nicolas Jean-Baptiste Raguenet (1757)
Fu Caterina de' Medici, vedova di Enrico II, a volere la sua costruzione e nel 1564 affidò il progetto del complesso all'architetto Philibert Delorme.
Il piano prevedeva una costruzione a pianta quadrangolare con due lunghe facciate interrotte da cinque padiglioni a tre piani unite fra loro da ali laterali.
Alla morte dell'architetto Delorme, nel 1570, erano stati ultimati il padiglione centrale e una parte delle costruzioni dell'Ala occidentale.
Sotto Enrico IV l'architetto Jacques II Androuet Du Cerceau, riprese i lavori abbandonati da Jean Bullant nel 1572; venne innalzato il padiglione di Flora e una costruzione per collegare la Grande Galleria del Louvre alle Tuileries.
Sotto Luigi XIV l'architetto Louis Le Vau aggiunse a nord del complesso la salle des Machines (teatro) e il pavillon de Marsan modificando inoltre le precedenti costruzioni di P. Delorme.
Lo scalone d'onore Salone - Luigi XIV in una rara fotografia del XIX secolo
Durante la Rivoluzione Francese il palazzo delle Tuileries divenne, su pressione del popolo parigino (6 ottobre 1789), sede della Corte e dell'Assemblea costituente.
Sala del Trono, foto del XIX secolo
Fu in seguito per due volte preso d'assalto dalla popolazione nel corso delle "giornate rivoluzionarie" del 20 giugno e del 10 agosto 1792.
Foto ottocentesca del complesso delle Tuileries
Nel 1866 venne realizzato il congiungimento tra il Louvre e le Tuileries ma pochi anni dopo, nel 1871, l'edificio subì un incendio e, per ragioni economiche, fu deciso di demolirlo definitivamente nel 1882.
L'incendio del 1871