Per la progettazione del Castello di Sans-Souci (dal francese “senza pensieri”) si verificarono grandi contrasti. Nel 1744 Federico II di Prussia detto il Grande ordinò di terrazzare il lato sud di una collina a est del centro di Potsdam (una località presso Berlino), per crearvi un vigneto composto da sei terrazze sopraelevate attraversate da una scala centrale.
L’anno dopo fu decisa la costruzione di una residenza estiva e Federico II decise di insediarvi la propria dimora. È noto che il re stesso presentò al suo architetto non solo delle idee ma anche dei veri e propri progetti, il che diede origine ad una serie di conflitti, poiché l’architetto Knobelsdorff doveva prescindere dalle proprie idee per sottomettersi a quelle del committente. Al re balenò l’idea di accedere alle terrazze tramite porte e finestre, senza dover passare dalle scale. Al contrario Knobelsdorff pensava ad un edificio posto su uno zoccolo basso, sovrastante le terrazze, e che visto dal parco, si sarebbe presentato in tutto il suo spendore. Ma il re rifiutò e ancora oggi si può rilevare la sua infelice scelta che dimostra proprio ciò che l’architetto temeva: la terrazza in alto taglia in modo infelice la facciata del castello. Un anno dopo Knobelsdorff fu licenziato e abbandonò la corte. Il suo posto fu preso da Johann Baumann di Amsterdam che risiedeva a Potsdam e aveva già ideato il quartiere olandese.
Tutto il rococò fridericiano riscontrabile nel castello è opera però di Knobelsdorff. La francese maison de plaisance rococò, la casetta del giardino immersa nella natura, deve il suo taglio particolare sempre a Knobelsdorff, o meglio, a quegli interventi del re così spiacevoli per l’architetto.
Manca lo sfarzo e le immense enfilades di stanze. Il palazzo produce una sensazione di intimità, un rifugio dalle proporzioni ridotte con un pregiato arredamento. Straordinarie sono le figure disegnate da Knobelsdorff, le baccanti che danzano inebriate dal vino. Satiri e ninfe sostengono la volta del tetto e rendono eleganti le finestre.
Già due anni dopo l’inizio della costruzione si cominciò l’arredo degli interni. L’ovale corpo centrale dà al castello il suo carattere inconfondibile. Qui si trovano le sale principali, come per esempio la sala dei marmi sormontata da una cupola decorata con marmi policromi. Di seguito ci sono gli appartamenti reali, la camera della musica, le camere da letto e gli studi. Un vero e proprio gioiello è la biblioteca rotonda con pannelli in legno di cedro e decorazioni in bronzo. Il cortile sul retro è circondato da un colonnato.
Per quarant’anni re Federico trascorse i mesi estivi a Sans-Souci. Nel suo testamento dispose di venire sepolto insieme ai suoi 11 levrieri italiani senza “sfarzo né pompa… semplicemente in cima alla terrazza, sulla destra per chi sale…”.
Il re morì nel 1786; le sue volontà vennero esaudite solo 205 anni dopo.