L'epoca delle ville in campagna, in Lombardia, ha inizio nel Settecento. Lo stile è quello che viene presto ribattezzato barocchetto teresiano, uno stile grazioso di chiaro gusto rococò.
Le ville sorgono in campagna e in collina e sono destinate alle vacanze dei ricchi. La villeggiatura nelle "case di delizia" comincia ai primi di marzo, e termina con le prime nebbie invernali.
E' di moda il giardino orizzontale, con specchi d'acqua, canali, siepi tagliate in lunghissime fughe architettoniche. Nel 1767 Francesco d'Este costruisce su un dosso vicino a Varese un palazzo con un parco immenso, un teatrino all'aperto, scale, fontane, belvederi (Palazzo Estense).
A Merate, la villa dei principi Belgioioso ha un parco enorme, e piante rarissime; quella degli Arconati, a Castellazzo, è chiamata "la piccola Versailles"; a Bogliasco, i conti Bettoni affidano il loro terreno all'architetto Cristofoli, maestro dell'arte giardiniera; famosa per i suoi giochi d'acqua, la Villa Litta di Lainate; celebre, la Villa Borromeo sull'Isola Bella del Lago Maggiore; nel 1775, a Biassono, i fratelli Pietro e Alessandro Verri riaprono la loro casa affrescata dai famosi scenografi Galliari; a Cernusco, l'architetto Ruggeri costruisce un palazzo che ospita Ferdinando d'Asburgo Lorena e sua moglie Maria Beatrice d'Este, in attesa del restauro della loro reggia a Milano. Gli sposi chiedono a Maria Teresa il permesso di comprare la tenuta di campagna. L'avveduta imperatrice si fa inviare i prezzi, compresi i costi di gestione: "Troppo cara! Non si acquista niente di così esagerato", è la replica della sparagnina Maria Teresa.