Cenni storici
Villa della Regina è uno splendido edificio barocco che sorge sulla collina di Torino. In seguito ai bombardamenti del 1942, la villa ha conosciuto per molto tempo il degrado e per recuperare il suo antico splendore ci sono voluti diversi anni di lavoro e di restauro.
La villa fu commissionata dal cardinale Maurizio di Savoia, fratello di Amedeo I, all'architetto Ascanio Vitozzi e i lavori di costruzione, terminati nel 1615, furono avviati su una preesistente dimora di campagna. Maurizio che aveva voluto una residenza degna di ospitare un sovrano, vi dimorò assieme alla moglie Ludovica, per la quale aveva rinunciato alla porpora. Ludovica apportò alla villa delle modifiche, specie negli arredi e nelle decorazioni del palazzo e nei giardini.
Il nome “Villa della Regina” è riferito ad Anna d'Orleans e a Maria Antonia di Borbone-Parma, le due regine che vi dimorarono e che la elessero a residenza preferita.
Quando la corte si trasferì al Quirinale, nell'Ottocento, portò con se molti arredi e opere d'arte, rendendo in questo modo l'edificio piuttosto spoglio. Tuttavia al suo interno restano affreschi e tele di diversi artisti, in particolare nel grande salone, quali Giaquinto, Crosato e Seyter. Molto graziosi anche i Gabinetti cinesi decorati con legno laccato e dorato.
Il complesso della villa
Al complesso dell'edificio vi lavorarono importanti architetti come Carlo e Amedeo di Castellamonte e Filippo Juvarra; il complesso della struttura si svolge su tre piani, con il corpo centrale, a doppio loggiato, racchiuso da padiglioni laterali; una doppia scala in curva, con una fontana centrale, conduce all'ingresso. Lo stile della villa è tipicamente seicentesco, con un giardino all'italiana e una piazza-terrazza a forma ellittica che permette di accedere alla corte superiore dove è situato l'edificio.
Il giardino
Il bellissimo giardino scenografico, a più livelli, è scavato nella collina; vi sono terrazze e belvedere, fontane, sculture marmoree e un teatro delle acque. Nel giardino superiore, chiamato giardino dei fiori, spicca la Grotta del Re Selvaggio. Una chicca del parco è il padiglione dei Solinghi, a forma di pagoda, in cui l'Accademia dei Solinghi, fondata da Maurizio di Savoia, si riuniva.
Per maggiori informazioni per gli orari delle visite consultate il sito ufficiale