La Basilica di Sant’Andrea delle Fratte è situata nei pressi di Piazza di Spagna in un luogo in cui un tempo c’erano alberi e cespugli, di qui il nome “delle Fratte.” La chiesa ha una pianta a croce latina ed è famosa per i lavori eseguiti dal Francesco Borromini tra il 1653 e il 1667 questa chiesa dimostra quale straordinaria pazienza potevano richiedere le imprese edilizie anche da parte degli architetti. Nel 1653 il Borromini ricevette dal marchese Bufalo l’incarico di portare a termine la costruzione della chiesa di Sant’Andrea delle Fratte. Nel 1665, ancora molto lontani dalla conclusione, gli interminabili lavori vennero interrotti. Ciò non toglie che le parti costruite dal Borromini risultano particolarmente affascinanti.
La cupola ha la forma di un possente cilindro di mattoni circondato da ricurvi piedritti. Superfici concave sembrano dividere il cilindro della cupola formando porzioni convesse i cui punti di intersezione mettono in risalto possenti colonne. Manca la lanterna. Motivo di contrasto, la torre spostata verso la strada. Per la prima volta il piano è sviluppato in maniera del tutto diversa, completamente chiuso e appoggiato su una base quadrata. Nella diagonale le colonne sono spinte verso l’esterno. Al di sopra di un cornicione si eleva un piano aereo, simile ad un tempietto greco, incorniciato da una cornicione ed una possente balaustrata.
Seguono parti architettoniche che richiamano alla memoria la lanterna di Sant’Ivo, solo che qui le colonne sono sostituite da cherubini. Sopra a tutto questo si ergono volute ricurve ed un corpo costituito da volute che sorregge una corona di spine. Il corpo della cupola è a forma di tamburo e diventa un perfetto sfonfo per la torre.
Elementi di rilievo all’interno della chiesa, sono le statue di Angeli con i simboli della passione opere del Bernini, commissionate da Clemente IX. In origine queste statue avrebbero dovuto essere esposte sul Ponte di Castel Sant’Angelo insieme alle altre statue opere di allievi del maestro. Ma considerate troppo belle per essere esposte alle intemperie,furono donate al Bernini.
In seguito gli eredi dello scultore, donarono i due angeli alla Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte.