Il Santuario della Madonna di San Luca domina Colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo a circa 300 sul mare a sud-ovest del centro storico di Bologna. Si raggiunge facilemente dal centro città con i mezzi pubblici e si può raggiungere sia con il pulmino sia a piedi percorrendo la più lunga scalinata coperta, un opera stupefacente che ricorda la muraglia cinese, una sfida ai camminatori ma molto suggestiva. La scalinata si raggiunge da porta Saragozzatramite l’Arco del Meloncello bellissima architettura barocca.
L'esterno del santuario si presenta al visitatore grandioso ed imponente nella fastosa architettura barocca. Sulla porta maggiore la lapide ricorda la munificenza di Benedetto XIV che nel 1756 fece erigere, a sue spese, la facciata. Ai lati della porta maggiore sono sistemate due statue: S. Luca e S. Marco, di Bernardino Cametti, già in presbiterio.
L'interno è solenne a forma di ellisse, con sette cappelle e la elegante cupola, ricco di marmi preziosi, di tele e pitture di grande valore, lascia l'impressione della sontuosità con cui i bolognesi vollero decorare la dimora della loro patrona.
La leggenda
La leggenda narra di Azzolina e Beatrice, fondatrici di un piccolo eremo a custodia di una tavola (un'icona del tipo odighítria o hodigitria, cioè di Colei che indica la Via) recante l'immagine della Madonna col Bambino portata in dono da un certo Teocle Kmnega (o Kmnia), pellegrino a Bisanzio nel 1160. L'eremo venne ampliato e restaurato nei secoli ma solo nel 1723 fu costruito l'edificio attuale sul progetto di Carlo Francesco Dotti. Le tribune esterne laterali furono terminate da Giovanni Giacomo Dotti nel 1774 su disegni lasciati dal padre.
All'interno del santuario, a croce greca, si possono trovare le pregevoli opere d'arte di Donato Creti, Guido Reni, Vittorio Bigari, del Guercino e di Domenico Pestrini. La lastra d'argento che ricopre l'immagine della Madonna si deve a Jan Jacobs di Bruxelles (1625).
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