Negli anni, di biografie su Madame de Pompadour, la favorita per eccellenza di Luigi XV, ne erano stati tradotte diverse in italiano, ma era rimasto inedito il primo studio, pubblicato nel 1878 dagli storici del Settecento Edmond e Jules de Goncourt, che esce adesso per la prima volta per Castelvecchi nella collana Ritratti, con un ritardo quindi di quasi un secolo e mezzo.
Un libro fondamentale
Su Madame de Pompadour, prima borghese, esponente della classe sociale che poi qualche decennio dopo fece scoppiare la rivoluzione, si è detto tutto, in Francia e non solo lì, ma senza il libro dei Goncourt, che interpretano la sua storia come una vittoria della modernità sull’Ancien Regime e sui suoi riti, non sarebbe forse diventata l’icona del Settecento che è, celebrata soprattutto all’estero, dove le sono stati dedicati libri, sceneggiati e persino comparsate in contesti insoliti, come in un episodio del Doctor Who.
Chi erano i Goncourt
Oggi i loro nomi non sono notissimi, ma nell’Ottocento furono tra i primi storici ad interrogarsi sul Settecento, sull’aristocrazia e sui suoi miti, scegliendo di raccontare, cosa insolita allora, la storia dal punto di vista delle donne, sia i nomi celebri, sovrane e favorite, sia donne meno note, intellettuali, borghesi e persino popolane. Tra le loro opere figurano infatti il celeberrimo e reperibile in italiano La donna del XVIII secolo e una biografia di Madame Du Barry uscita in italiano negli anni Trenta per Bemporad, non ammirata dai due come la Pompadour. Jules visse tra il 1830 e il 1870, la vita di Edmond fu molto più lunga, tra il 1822 e il 1896. Nel loro curriculum figurano anche frequentazioni con i più noti scrittori dell’epoca e la redazione del Journal, foglio letterario di attualità. A Edmond Goncourt è intitolato l’omonimo premio letterario assegnato ancora oggi oltralpe.
Madame de Pompadour secondo i Goncourt
I due storici raccontano senza fronzoli e pettegolezzi, e soprattutto senza giudizi morali, la vita di Jeanne Antoinette Poisson, marchesa di Pompadour, favorita di Luigi XV, donna di potere e di cultura, ispiratrice di arte e sviluppo economico. Un libro che racconta la storia d’eccezione di una donna, borghese benestante che con la sua presenza a corte creò non poco astio in una corte in cui le favorite dovevano essere di sangue nobile, e la sua ricerca di potere e importanza, tra tutti gli eventi che costellarono il regno di Luigi XV, dove ci furono le prime avvisaglie della Rivoluzione.
Una figura non molto presente
Gli appassionati di storia di Francia non hanno a loro disposizione molte biografie della Pompadour in italiano, se ci si rivolge al mercato francese o inglese la situazione è diversa, ma rimanendo nel nostro Paese c’è il discreto e ancora reperibile libro di Evelyn Lever edito da Mondadori o altrimenti occorre andare nel mercato dell’usato per la biografia di Mario Mazzuchelli edita da Dall’Oglio o per quella di Massimo Grillandi per Rusconi. Il libro dei Goncourt però resta uno dei migliori, se non il migliore, e per lucidità e per rigore storico.
Perché averlo
Per rivivere l’epopea di una donna e una pagina di Storia restituita con precisione e cura, senza idealizzazioni ma raccontando i fatti come si sono svolti. E perché Madame de Pompadour è una figura da riscoprire in Italia, dove si pensa che il Settecento francese sia solo sinonimo di Maria Antonietta, perché non fu vittima, perché non fu solo una mera donna oggetto, e perché in fondo prefigurò il ruolo della donna nell’epoca contemporanea, come first lady e soprattutto come donna di potere che fa politica e cultura.
leggi anche Madame de Pompadour