I mobili nel Seicento Italiano
Scritto da Stefano Torselli. Pubblicato in mobilia
La storia del mobile del seicento risente profondamente della situazione politica e religiosa della penisola con avvenimenti antecedenti al secolo diciasettesimo.
La struttura politica italiana era variegata e composta di piccoli stati, ducati e principati che dipendevano per lo più da dominio straniero. Nel contempo la controriforma del concilio di Trento gettava le basi per creare uno stile totalmente nuovo e rivoluzionario che si staccava totalmente dall’estetica rinascimentale. In questa situazione dobbiamo riflettere sulle esigenze diverse della popolazione; i mobili ecclesiastici e dei potenti sono quelli che maggiormente hanno foggia barocca mentre quelli popolari possono avere stile austero e severo o ancora rinascimentale a seconda del gusto del mobiliere delle sue capacita e soprattutto dalle pretese del cliente. In questo scenario la datazione dei mobili risulta difficile perché ci possono essere mobili del seicento con foggia rinascimentale o stile semplice oppure più spiccatamente barocchi, ricordiamo tuttavia che anche i mobili più modestii e lineari possono risentire, almeno in parte, della moda del tempo, il barocco appunto.
Nord Italia
Ogni stato ha una sua linea stilistica dovuta a diverse condizioni e culture tecniche. Mentre in Piemonte e Lombardia si recepisce poco il barocco e costruiscono mobili di linea semplice di fattura rinascimentale ad eccezione dei sovrani (i reali piemontesi si servono di architetti quali Guarini), in Liguria si ostentano mobili con ricchi fregi, stemmi in pieno stile barocco avvalendosi di architetti di fama per disegnare i mobili. In Liguria il mobile rispetto glia altri stati è più barocco e presenta delle fatture particolari e di grande finezza, sebbene la repubblica fosse in decadenza gli aristocratici risentivano meno della crisi e commissionavano mobili di grande importanza che presentavano vere e proprie sculture in legno grazie alla particolare abilità degli intagliatori e alla esperienza e scuola navale che per secoli ha fornito la repubblica di flotte imponenti che dovevano ben figurare nei porti Stranieri. Venezia presenta una storia a se, non dissimile alle altre regioni ma peculiare, famosi sono infatti i bambocci che erano teste intagliate in abbellimento a cassettoni, armadi e letti.. Il mobile veneto del seicento unisce lo stile rinascimentale alla leggerezza ed esuberanza del futuro rococò recependo poco lo stile barocco, i sui mobili infatti presentano line semplici ma ricchissime di intagli e sculture di ninfee, fiori e conchiglie. I potenti ed in particolare Doria prestavano molta attenzione al mobilio reclutanto intagliatori abili e raffinati che scolpivano a tutto tondo. Oltre ai legni nazionali venivano usati legni orientali per l’impiallacciatura in particolare nelle repubbliche marinare.
Italia centrale
Mentre Toscana e Umbria sono povere di mobili di pregio e a fatica si riescono trovarne alcuni in stile barocco e di buona fattura nelle Marche si trova un ottima espressione del barocco emanato da Roma. I mobili marchigiani sono di buona fattura e di belli ornamenti risentendo sia della esperienza di intaglio dei mobilieri veneti sia dei disegni romani.
Roma incarna invece totalmente la più genuina arte barocca nel mobile che si diffuse in tutta europa pur con i vari adattamenti locali. In vero però il puro barocco si limita proprio a Roma e non alla provincia e città dello stato pontificio così come in Francia e nel resto d’Europa, al di fuori di Roma, troviamo imitazioni del barocco.
Nel seicento Roma era una città ancora povera urbanisticamente ed architettonicamente, è solo grazie a Pio V che si trasforma e diventa fastosa attirando i maggiori scultori, pittori ed architetti. I mobili barocchi romani sono delle vere opere d’arte e sono nella maggioranza costruiti non tanto per l’aristocrazia ma per il clero e la funzione di probanda ecclesiastica, del resto il ceto medio era quasi tutto inesistente. Il mobile che più rappresenta il periodo è quindi la console o tavolo da muro, perchè in questo mobile decorativo maggiormente la creatività rende l’effetto scenico concorrendo alla maestosità del palazzo che lo ospita.
Italia meridionale
Nel regno sotto dominazione spagnola non si delinea una vero e proprio stile, sia per la povertà dello stato sia per la quasi totale assenza di produzione di pregio al di fuori di quella per la dinastia dominante che recepisce le linee stilistiche romane e spagnole. Al di fuori dei mobili di corte abbiamo quindi una produzione povera ed ispirata al rinascimento o addirittura al periodo romano.
I mobili importanti sono spesso in ebano intarsiato ed ogni mobile, come nelle corti europee, diventava un monumento tanto ricco di sculture intarsi e dorature, in particolare avorio ed ebano che erano i materiali ricchi più usati per dar pregio al mobile.