L’ancien régime conserva la struttura sociale feudale, che rimane differenziata nelle numerose regioni tanto da render difficile una classificazione. Il concetto di stato e nazione era quasi ignorato dagli abitanti dell’Europa occidentale che erano invece legati a piccoli raggruppamenti sociali: parrocchie, feudi, corporazioni e municipalità.
A Francoforte sul Meno i cittadini si dividevano in cinque gruppi. In base a regolamenti ancora in vigore nel 1731 i membri di ciascun gruppo erano obbligati a indossare un abito caratteristico che rendeva immediatamente evidente la loro condizione sociale. Analogamente a Strasburgo un’ordinanza del 1628 aveva diviso la popolazione della città in sei classi prescritto norme d’abbigliamento per ciascuna di esse. I regolamenti non erano strettamente rispettati ma erano un segno dei tempi.
Anche nei paesi con monarchie centralizzate, la nuova struttura politica si sovrapponeva a quella tradizionale senza modificarne gli elementi essenziali. In Francia il numero delle corporazioni venne accresciuto dalle riforme di Colbert: la città di Poitiers ne aveva, nel diciottesimo secolo, il triplo che nel quattordicesimo. Solo alla metà del secolo Vincent de Gournay, seguito dal discepolo Turgot, lanciò un attacco sistematico alle corporazioni francesi.
Per un uomo come Federico II di Prussia la società vigente era un dato di fatto, opera del tempo e della natura, sostenuta da una vasta struttura di diritti e di privilegi radicata in una concezione della legge naturale essenzialmente conservatrice.
L’accettazione dei diritti tradizionali e delle peculiarità locali si rivela chiaramente nel trattamento riservato da tutti gli stati europei ai territori conquistati o annessi. L’idea che le regioni di recente acquisite dovessero essere completamente assimilate dallo stato conquistatore o che le loro istituzioni dovessero essere modificate con la forza per affrettare il processo di assimilazione, fu sconosciuta. Ovviamente certi obblighi politici e fiscali dovevano essere accettati dalla regione di recente acquisita ma non comportavano drastici cambiamenti nella sua organizzazione sociale. La conquista da parte della Russia della Livonia e dell’Estonia ebbe poca influenza sulla società di quelle regioni. La classe dominante tradizionale, formata soprattutto da proprietari terrieri tedeschi non vide scemata la propria influenza.
Le province basche della Spagna raccoglievano e spendevano autonomamente il denaro pubblico, pagando alla Corona spagnola solo quelle somme che avevano convenuto di dare. Le concessioni di questo tipo erano a volte il risultato della debolezza del governo interessato, al quale poteva anche convenire di delegare in questo modo le responsabilità.
Anche la rivoluzione e la serie di iniziative emancipatrici e liberalizzatrici che ad essa fecero per l’abolizione della schiavitù e della tratta, per l’eliminazione delle secolari interdizioni civili imposte agli ebrei, per la libertà dei commerci non riuscirono a sconfiggere completamente le forze conservatrici e tradizionaliste che si estrinsecavano nel principio che le istituzioni antiche e i diritti ereditari erano sacrosanti.