La moda maschile dal 1550 al 1600
Scritto da Irene Marone. Pubblicato in moda
Nella seconda metà del '500 la Spagna di Carlo V prima e di Filippo II poi dominava l'Europa non solo dal punto di vista politico, ma anche sotto l'aspetto del costume e della moda. La Controriforma cattolica trovò nella potenza iberica un baluardo di riferimento e la sua influenza fu pesante anche nell'evoluzione della castigata e formale moda spagnola, presto considerata in tutta Europa la quintessenza del gusto e dell'eleganza.
Una moda formale
La moda femminile fu caratterizzata dall'introduzione di corsetti estremamente costrittivi, ma anche gli uomini erano strizzati in farsetti (giacche) accollati di pesanti broccati o ricamati in oro e pietre preziose, che venivano indossati sopra la camicia e venivano sagomati da steccature in metallo o da spalline e polsini imbottiti.
Il farsetto doveva accentuare con apposite stecche soprattutto le rotondità dell'addome: la “pancetta” era considerata infatti di gran moda tra gli uomini dell'alta società e chi ne era sprovvisto imbottiva la giacca all'occorrenza. Questa caratteristica prominenza, detta a petto d'oca veniva accentuata persino dalle corazze delle armature.
I calzoni erano corti e sbuffati (detti alla piccadilles), spesso doppiati da stoffa tagliata per mostrare quella sottostante: mostravano le gambe che dovevano essere coperte da aderenti calze di seta e quanto più possibile massicce e muscolose. Anche in questo caso, ove la natura era carente, si ricorreva ad imbottire cosce e polpacci.
Sul farsetto si indossava poi un mantello corto e ampio detto “alla spagnola”, realizzato in seta o preziose stoffe leggere e tenuto rigido da steccature interne. Tutto nell'abbigliamento del gentiluomo doveva contribuire a conferire una postura solenne, di artificiosa altezzosità in cui ben poco rimaneva di naturale.
Nel resto d'Europa la moda adottò molti dei caratteri spagnoli, soprattutto nei paesi cattolici, ma mantenne alcune particolarità come le ampie maniche a “prosciutto” del farsetto tedesco o inglese invece di quelle aderentissime adottate in Francia e Spagna. In Francia i calzoni si fecero quasi da subito lunghi fin sotto al ginocchio (alla gigotte). In Italia solo Napoli e la Lombardia, che erano sotto il dominio spagnolo, si uniformarono ai dettami della moda iberica.
Gli accessori e le scarpe
Le calzature sono ancora prive di tacco secondo il retaggio rinascimentale, ma riccamente decorate , e sul capo del gentiluomo non manca mai un berretto in tinta con il mantello e tempestato di gioielli e piume. I cappelli cambiano la loro foggia a seconda dell'area geografica: a cono rigido in Spagna o Italia mente flosci (simili a un basco) in Germania o Inghilterra.
Dappertutto si diffuse l'uso della gorgera , un colletto inamidato che aveva lo scopo di creare un distacco netto tra il capo e il resto del corpo e di imporre una postura forzatamente aristocratica. Veniva indossata da donne e uomini e ne sottolineava l'alto rango. Il profilo del gentiluomo è completato da barba e baffi, considerati di rigore all' epoca, e da una sottile spada appesa al fianco, spesso tempestata anch'essa di pietre preziose. Le così dette Toledo (dalla città di fabbricazione) sono quelle più di moda.