Bernardo Cavallino nacque a Napoli nel 1616. Poco si conosce della sua vita, breve e infelice. Fu influenzato dal caravaggismo di Aniello Falcone ma divenne presto libero interprete delle squisitezze formali dello Stanzione e di Artemisia Gentileschi e, nel breve svolgimento della sua arte, giunse a risultati di grazia malinconica e struggente.
Fra le sue opere, di non facile datazione, si ricordano il Ritorno del figliol prodigo (Napoli, Galleria di Capodimonte), l'Immacolata (Milano, Pinacoteca di Brera), il Congedo di Tobiolo (Roma, Galleria Nazionale di Arte Antica) Giuditta e la Cantatrice (Napoli, Gallerie di Capodimonte), in cui si avverte una personale interpretazione del luminismo caravaggesco e dove i colori sono pervasi da un'intensa vibrazione atmosferica.
Morì a Napoli nel 1656.
L'Immacolata, Milano, Pinacoteca di Brera
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