Il "Concerto secreto" delle dame di Ferrara
Scritto da Irene Marone. Pubblicato in musica barocca
Chiunque viaggiasse nell'Italia settentrionale intorno al 1580 non poteva non sentir raccontare meraviglie sui concerti che si tenevano alla corte di Alfonso II duca di Ferrara.
Sua moglie Margherita Gonzaga aveva selezionato personalmente i membri di questo esclusivo ensemble totalmente femminile composto dall'arpista Laura Peperara, dalla liutista Anna Guarini e dalla violista Livia d'Arco.
Quello che rimase noto come il “concerto secreto” si esibiva quotidianamente nelle stanze di Margherita, ottima cantante e danzatrice, e alle esecuzioni venivano ammessi pochi e selezionati ospiti. La bravura delle Dame è testimoniata dal nobile Vincenzo Giustiniani che commenta il canto di "quelle dame di Ferrara, che facevano a gara non solo al metallo et alla disposizione delle voci, ma nell'ornamento di esquisiti passaggi, col moderare e crescere la voce forte o piano, ora con l'accompagnamento d'un soave interrotto sospiro, ora con gruppi, ora a salti, ora con trilli lunghi, ora brevi e con azione del viso e dei sguardi e de' gesti che accompagnavano appropriatamente la musica e li concetti…"
Il carattere elitario e riservato di questi eventi, assieme ad una proposta musicale assolutamente d'avanguardia e innovativa per l'epoca, contribuirono a far crescere l'alone di fama leggendaria attorno alle “dame di Ferrara”.
Per loro composero espressamente alcuni tra i musicisti più noti del tempo, tra cui Monteverdi, Gesualdo da Venosa e Luzzasco Luzzaschi, oltre a poter vantare un loro repertorio originale raccolto dal duca Alfonso in alcuni libri mai dati alle stampe ma prodotti come omaggio per gli ascoltatori esterni.
Troppo ben può di Luzzasco Luzzaschi per il Concerto delle Dame di Ferrara
Tarquinia Molza
L'idea di formare un ensemble femminile erudito nel canto e nella musica viene suggerito al duca da un' esibizione a cui aveva assistito a Modena nel 1568: il concerto di madrigali era stato eseguito dall'intellettuale Tarquinia Molza, poetessa, filosofa e approfondita conoscitrice di latino, greco ed ebraico.
Tarquinia, oltre ad essere l'ispiratrice del concerto secreto, si unirà più volte al trio in concerti pubblici, stabilendosi poi definitivamente a Ferrara come damigella d'onore di Eleonora e Lucrezia, sorelle del duca.
Livia d' Arco
Livia D'Arco nasce da una nobile famiglia mantovana nel 1665 e a 15 anni arriva a Ferrara al seguito di Margherita Gonzaga. Lì studia la viola d'amore con Ippolito Fiorini e Luzzasco Luzzaschi, uno degli autori che composero maggiormente per il “concerto secreto”. Nel 1582, per volere di Margherita, debutta nel trio femminile come cantante e violista.
Laura Peperara o Peverara
Laura Peperara nasce nel 1563 a Mantova ed è la figlia di Vincenzo, precettore dei principi Gonzaga. Cresce a corte in un ambiente colto e raffinato e il suo fascino intellettuale colpisce Torquato Tasso, che se ne invaghì perdutamente. Cantante provetta e virtuosa dell'arpa, vanta dediche illustri da parte di alcuni dei più importanti musicisti dell'epoca, quali Luca Marenzio, Orazio Vecchi, Orlando di Lasso, Gabrieli e molti altri.
Anna Guarini
Anna Guarini nasce a Ferrara nel 1563: suo padre è Giovanni Battista Guarini, uno dei più illustri esponenti del barocco letterario italiano, che frequenta artisti e letterati ed è introdotto nell'ambiente dei teatri, per cui compone numerosi drammi pastorali come il celeberrimo Pastor Fido. La incoraggia allo studio del liuto e del canto. Sposa nel 1585 il conte Ercole Totti che, infastidito dalla sua partecipazione al “concerto secreto” e sospettoso di tradimento, la uccide nel 1598.