Il termine sonata indica due importanti generi: la sonata barocca e la sonata classica.
La sonata barocca era un brano destinato essenzialmente a uno o più violini sorretti dal basso continuo e si divideva in vari movimenti che erano in stile di danza, se le sonate erano da camera, cioè per uso privato e in stile più serio se la sonata era da chiesa.
Nel Settecento con la progressiva scomparsa del basso continuo, la sonata si trasformò in una composizione per uno o due strumenti soli; non mancarono sonate per tre, quattro, cinque strumenti, ecc. che però, in questo caso presero il nome di trio, quartetto, quintetto, ecc.
Come strumento solo fu utilizzato il violino, il clavicembalo e, più tardi, il pianoforte. Nella sonata per due strumenti, che prese anche il nome di duo, si ebbe invece il frequente abbinamento del violino con il clavicembalo e poi con il pianoforte; ma non mancarono sonate in cui al pianoforte sono uniti il violoncello, il flauto, il clarinetto, ecc.
In genere la Sonata classica era in tre-quattro tempi con struttura simile a quella della Sinfonia; ma abbiamo anche sonate in soli due movimenti, come talvolta in Beethoven.
Sonata in do maggiore K 545 per clavicembalo solo di W.A.Mozart