Boesset, uno dei padri dell’air de cour e dello stile vocale “alla francese”, segue la regola del XVII secondo la quale un uomo, soprattutto se molto fidato per il re, può ricoprire a corte molti incarichi allo stesso tempo anche apparentemente slegati tra loro. Boesset infatti, oltre ad essere responsabile per la musica di corte, era confidente e addirittura “portiere” degli appartamenti reali di Luigi XIII. Come avverrà anche per Molière, commediografo di corte e “tappezziere reale”, questi originali abbinamenti non devono stupire, ma piuttosto sottolineare il carattere di intimità e confidenza che i sovrani del ‘600, rompendo il rigido ed abituale formalismo, stabilivano con alcuni particolari personaggi, arrivando a permettergli di dormire nella stessa stanza reale o di mangiare al loro fianco.
Air de cour a 4 voci
Air de cour per voce e liuto