La musica barocca in Italia
Scritto da M° Irene Marone. Pubblicato in musica barocca
Le profonde differenze culturali, sociali e politiche che attraversavano l'Italia tra il XVII e il XVIII secolo hanno fatto si' che non si potesse individuare un unico centro di riferimento per lo sviluppo musicale, contrariamente a quanto avveniva in Francia con Versailles e in Inghilterra con Londra, nè un genere, un filone o una scuola paradigmatica dello "stile italiano".
Sono stati privilegiati 3 centri, Venezia, Roma e Napoli che, per il loro particolare background, per la posizione geografica e per le forme di governo diversissime (rispettivamente una repubblica, lo stato pontificio e il governatorato spagnolo prima e la monarchia borbonica poi) hanno visto svilupparsi, più che altri luoghi, delle tendenze che hanno formato intere generazioni di musicisti successivi.
Sono i luoghi che in forme e modalità differenti hanno elaborato quelle combinazioni armoniche e melodiche tipiche che ancora oggi costituiscono la base della grande tradizione lirica e vocale italiana e sono alle origini di certi elementi della nostra "canzone popolare" tanto apprezzata anche all'estero.
La musica barocca a Venezia
Musica d'avanguardia Venezia la città della musica Venezia tra basilica e palcoscenico Politica ed erotismo
Invito all'ascolto
Andrea e Giovanni Gabrieli Claudio Merulo Giovanni Legrenzi Carlo Francesco Pollarolo I fratelli Marcello Tomaso Albinoni Giuseppe Tartini Antonio Vivaldi Antonio Caldara
La musica barocca a Roma
La 'Regina di Roma' La musica nel 'Bosco Parrasio' Poeti, papi, libertini, castrati
Invito all'ascolto
Antonio Cesti Arcangelo Corelli Bernardo Pasquini Francesco Gasparini
La musica barocca a Napoli
La voce dei Turchini Napoli, la città dei castrati Napoli crocevia musicale tra Roma e Madrid “Finis Laus Deo”
Invito all'ascolto
Giovanni Maria Sabino Nicola Fago Leonardo Vinci Leonardo Leo Nicola Antonio Porpora Alessandro Scarlatti Domenico Scarlatti Giovanni Battista Pergolesi