Bernini decoratore
Scritto da Super User. Pubblicato in scultura barocca
Bernini “privato”: decorazione, oggettistica, mobili
Siamo abituati a pensare a Bernini come un architetto e scultore dal cui genio sono uscite imponenti opere pubbliche, che hanno cambiato il volto e lo stile non solo di Roma, ma dell'Europa intera.
Ma non molti sanno che Bernini, soprattutto tra il 1650 e il 1670, passava disinvoltamente dai progetti di palazzi e fontane, a quelli di tavolini, cornici, piccoli mobili, stoviglie e persino carrozze.
Questa ricca produzione decorativa, purtroppo andata in gran parte perduta, viene spesso considerata secondaria rispetto a quella dei grandi lavori pubblici, ma entrando nella dimensione privata delle dimore dei suoi raffinati committenti, segnò un'evoluzione del gusto e del “design” pari se non superiore a quella delle grandi opere che trasformarono Roma nel “gran teatro del barocco”.
Anche quando Bernini è l'artista più pagato e illustre d'Europa, nessuno ha timore di commissionargli progetti per piccola mobilia e oggetti d'arredo, come testimoniato dai documenti di molte committenze romane e dai racconti della sua “scorta” a Parigi, Chantelou: oltre al progetto per una “grand et superbe biblioteque” (1665), Colbert richiede anche i progetti delle consolles, dei tavoli e degli arredi. E la stessa cosa farà Alessandro VII tra il 1666 e il 1668, commissionando la biblioteca di Palazzo Chigi, completa di soffitti intagliati e tutto il mobilio.
E Bernini accetta queste commesse e le porta a termine con la stessa appassionata professionalità e la stessa perizia che riversa in ogni sua opera, trasformando ognuno di questi oggetti di uso comune in capolavori di stile con i quali scandisce le tappe della rivoluzione del barocco.
I collaboratori di Bernini decoratore
L'attività di “designer” di Bernini si svolse sempre affiancata da qualche “artigiano” che avrebbe dato forma ai suoi progetti estetici: per circa 25 collabora con il pittore di Innsbruck, Johann Paul Schorr, detto a Roma “Paolo Todesco”, molto attivo nella realizzazione di strutture effimere come quelle per la festa della Resurrezione in Piazza Navona (1650) e per l'ingresso a Roma di Cristina di Svezia.
Collaborano, oltre che per le carrozze e gli apparati per il Carnevale di Agostino Chigi e l'imponente scenografia che trasformò Trinità dei Monti in un monte che eruttava lava e fuochi d'artificio in onore della nascita del Delfino di Francia (1662), anche alla realizzazione di vera e propria oggettistica: le fasce onorifiche che il pontefice donava ai visitatori stranieri, i ricami dei paramenti sacri e dei baldacchini, fino al letto di gala progettato per il primogenito di Maria Mancini Colonna(1663).
Un altro valente artigiano, l'ebanista e intagliatore Antonio Chicari, affiancherà Bernini per almeno 20 anni: insieme progetteranno e realizzeranno i modelli per i trionfi in zucchero utilizzati nel banchetto per Cristina di Svezia, il letto di Alessandro VII, i mobili e gli arredi per le chiese di Castel Gandolfo e Ariccia, una coppia di tavolini di recente attribuzione ornati da un tripudio di cornucopie con fiori e frutti dove l'emblema chigiano coniuga l'immagine dell'abbondanza con quella del trionfo allegorico.
Nessun oggetto è troppo banale per non entrare nel turbinio della rivoluzione estetica del barocco: persino l'argenteria da tavola, le posate, una lampada, uno specchio, una composizione di fiori finti, i trionfi di zucchero e il cibo stesso diventano protagonisti di quel cosmo di immagine e comunicazione politica in cui si è trasformata la dimensione privata del XVII secolo.
I temi dell'arte decorativa di Bernini
Il gusto per l'antichità e il rispetto per i resti dell'arte greca e della Roma classica sono uno dei precetti fondamentali dell'estetica decorativa berniniana. Lui stesso scrive che “ le superbe reliquie nelle rovine dell'antica Roma sono di grande aiuto per ornare i palazzi di statue, busti, bassorilievi, colonne e vasi”.
L' altro tema centrale è la Natura, ma mentre la reverenza verso le forme classiche ne vieta uno stravolgimento, gli elementi naturali devono ricoprirsi di una carica di “fantastico e meraviglioso”, devono stupire e meravigliare, discostandosi dalla loro forma reale che tutti sono abituati a cogliere nella Natura.
Ecco che Bernini incastona tavoli, consolle, vetrine, candelabri ricorre in tripudi, cascate, turbini di fiori, frutti e foglie, spesso solo ispirati alla natura ma fantastici nelle forme negli accostamenti, lingue guizzanti di fuoco e fiamme fermate eternamente in un legno che non consumeranno mai, tronchi nodosi e contorti dalle forme talmente sinuose da farli sembrare nastri arricciati ricoperti di corteccia. La forma e l'uso comune degli oggetti sono letteralmente mascherati, fagocitati da una Natura sovrabbondante, rigogliosa, dalle cui forme piegate ergonomicamente ad uno scopo di utilizzo pratico letteralmente scaturiscono mobili e suppellettili.
L'insieme risulta, anche per lo studio della disposizione degli elementi e la totale padronanza dell'impiego della luce nei pieni e nei vuoti, più vero del vero, a tratti iper-realista: davvero il prezioso tavolino in marmo ci sembra posato su un esile ed elegante arbusto dal cui tronco stanno fiorendo i primi germogli; e il tutto sembra così vero da meravigliarci di come un tenero tronco primaverile possa sostenere il peso del piano marmoreo e di come quella nobile pietra contrasti in modo quasi stridente con un elemento rustico, completamente e realmente appartenente alla Natura.
Il Racconto dei Racconti
anno 2015
di Matteo Garrone
con Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, Alba Rohrwacher
The Girl King
anno: 2014
di Mika Kaurismäki.
Con Malin Buska, Sarah Gadon, Michael Nyqvist, Lucas Bryant, Laura Birn
Goltzius and the Pelican Company
anno: 2012
di Peter Greenaway.
Con F. Murray Abraham, Flavio Parenti, Halina Reijn, Vincent Riotta, Giulio Berruti.
11 Settembre 1683
2013
di Renzo Martinelli.
Con F. Murray Abraham, Enrico Lo Verso, Jerzy Skolimowski, Alicja Bachleda, Piotr Adamczyk.
Vivaldi
2011
Ambientazione: Italia XVII secolo
Voto 6
di Patricia Riggen.
Con Jessica Biel, Luke Evans
Soggetto molto interessante
I tre moschettieri
2011
Ambientazione: Francia XVII secolo
Voto 6
di Paul W.S. Anderson.
Con Logan Lerman, Milla Jovovich, Luke Evans, Ray Stevenson, Matthew MacFadyen.
Per bambini
La duchessa
2008
Ambientazione: Gran Bretagna XVII secolo
Voto 6,5
di Saul Dibb.
Con Keira Knightley, Ralph Fiennes, Charlotte Rampling, Dominic Cooper, Hayley Atwell.
Si sono impegnati ma il ritmo e la storia non mi fanno impazzire
Nightwatching
2007
Ambientazione: Paesi Bassi XVII secolo
di Peter Greenaway.
Con Martin Freeman, Emily Holmes, Michael Teigen, Eva Birthistle, Toby Jones
un film ben riuscito che racconta 'opera tra le più famose di Rembrandt
Elizabeth - The Golden Age
2007
Ambientazione: Gran Bretagna XVII secolo
Voto 8
di Shekhar Kapur.
Con Cate Blanchett, Geoffrey Rush, Clive Owen, Rhys Ifans, Jordi Mollà.
The Libertine
2006
Ambientazione:Francia XVIII secolo
Voto 6,5
di Laurence Dunmore.
Con Johnny Depp,Samantha Morton, J.Malkovich,Rosamund Pike,Tom Hollander.
Film ispirato alla vita di John Wilmot primo conte di Rochester, interpretato da Johnny Depp.
Profumo, storia di un assassino
2006
Ambientazione:Francia XVIII secolo
Voto 8
di Tom Tykwer.
Con Dustin Hoffman,Ben Whishaw, Alan Rickman,Rachel Hurd-Wood, Corinna Harfouch.
Ottima storia,ottima narrazione,da vedere.
Le avventure galanti del giovane Molière
2006
Ambientazione:Francia XVII secolo
Voto 6
di Laurent Tirard.
Con Romain Duris,Fabrice Luchini, Laura Morante,Edouard Baer.
Non un capolavoro ma il ritmo è buono.
Marie Antoinette
2006
Ambientazione:Francia XVIII secolo
Voto 6
di Sofia Coppola.
Con Kirsten Dunst,Jason Schwartzman, Rip Torn,Judy Davis,Asia Argento.
Tanti ingredienti sontuosi ma Versailles era vuota e troppo noiosa per i miei gusti.
Il destino di un guerriero
2006
Ambientazione:Spagna XVII secolo
Voto 8
di Agustín Díaz Yanes.
Con Viggo Mortensen,Elena Anaya, Eduardo Noriega, Javier Cámara.
Ottimo film per interpretazione,storia, cultura e realismo.
Casanova
2005
Ambientazione:Italia XVIII secolo
Voto 4
di Lasse Hallström.
Con Heath Ledger,Jeremy Irons,Lena Olin, Sienna Miller,Stephen Greif. pessimo film inutile commentare.
L'estetica in movimento: le carrozze di Bernini
Colpisce nella produzione decorativa di Bernini il numero, l'accuratezza e l'originalità quasi sperimentale dei progetti di carri allegorici, cerimoniali e carnevaleschi: elemento imprescindibile di ogni solenne ingresso in cerimonie religiose e feste civili con il quale si misurano tutti i migliori artisti del tempo, da Algardi a Ferri, da Ferrata a Gimignani, una vera forma simbolica di quel secolo dinamico e proiettato verso la comunicazione che è il seicento barocco.
Per la realizzazione di una carrozza allegorica viene impiegata una equipe di specialisti paragonabile a quella di un cantiere di architettura o di una festa effimera. La vastità e la perizia delle tecniche in campo genera, nella festa barocca, microcosmi di macchine e apparati che celebrano macrocosmi di potere dinastico, ma anche l'occasione di sperimentare, provare nuove tecniche e nuove estetiche.
Pertanto anche un “semplice” carro, in tutte le sue declinazioni allegoriche e stilistiche, diventa per Bernini occasione di studio e di sperimentazione: esegue studi minuziosi sulle singole parti, dalle ruote all'abitacolo, dai paramenti esterni alle tappezzerie interne, senza tralasciare alcuni aspetti tecnici e meccanici.
Il carnevale romano, festa pagana sentitissima dal popolo, diventa per il Pontefice e i principi cristiani una ghiotta occasione di propaganda fidei., partecipando ai festeggiamenti con apparati effimeri magnifici e dall'intento didascalico e moralizzatore: non è un caso quindi che nel carro carnevalesco per Agostino Chigi, barocchissima allegoria del Tempo (e della Virtù che trionfa su di esso), Bernini e Schorr raggiungono una delle vette massime dell'arte decorativa mai applicata a mezzi di trasporto: in esso le tematiche berniniane del classico e del naturale si fondono in modo totale.
Ecco come lo descrive un resoconto di chi assistette ai festeggiamenti del Carnevale1658: “ si vidde nel corso un carro veramente nobile e vago del Sig.Agostino Chigi, tirato da 4 destrieri, al pari preceduto dalla Fama, et altre maschere con trombe, flauti e timpani guidati dal Tempo, e tutto messo in oro con geroglifici e figure, sopra del quale sedevano le quattro Arti Liberali, et in cima come in trionfo la Virtù, assisa sopra sei monti (lo stemma Chigi ma anche una scenografia naturale tanto amata da Bernini) con una quercia in mano et una stella proporzionata sopra la testa......Il disegno del carro e l'invenzione è stata del Cav.Bernini, che la sera stessa....lo fece illuminare e con gran numero di torce attorno riusciva di maggior bellezza”.
Per avere un'idea del' immenso lavoro polimaterico e decorativo che richiedeva un tale “teatro semovente”, dell'uso dei materiali e del perfetto connubio tra vero e posticcio tipico dell'arte decorativa barocca, riportiamo un rarissimo inventario delle parti superstiti del carro, che contrariamente alla prassi, non era stato distrutto o“riconvertito” in altre forme subito dopo la cerimonia:
“putti n.4 di carta pista grandi color di carne con ghirlande di rose di seta, putti n.8 minori con fronde di cerqua in mano dorate, una maschera che rappresenta il tempo con sua capigliera e barba et horologio in testa,......una falce di legno dorata per il Tempo.....un morione di talco (gesso) dorato con sua pennacchiera di coloro oro, un paro d'ale di penne bianche per il Tempo, una capigliatura (parrucca) di lino bianca, un'altra capigliatura con sua barba negra di crino.....vestiti quattordici di tela dipinta turchina tempestata d'oro trito, con alamari di cartapista con altrettanti turbanti per li Mori....berrettone con gioiello et altre gioie false....quattordici dardi di legno inargentati per li Mori”