Divertimenti Invernali
Scritto da Irene Marone. Pubblicato in mirabilia
La “piccola età glaciale”
Tra la fine del XVI e la metà del XVIII secolo si verificò un brusco abbassamento delle temperature nell'emisfero settentrionale: questo fenomeno, probabilmente dovuto al rallentamento della Corrente del Golfo e ad un aumento dell'attività vulcanica, è noto come “piccola età glaciale” e comportò il congelamento di laghi, fiumi e vasti tratti di mare che mai prima erano stati interessati da tale fenomeno.
Specialmente in Germania, Scandinavia e nelle Fiandre il fenomeno, oltre che problemi alle colture e all'allevamento, causò notevoli disagi ai commerci e alle comunicazioni: canali navigabili divennero percorribili solo con slitte e mezzi opportunamente equipaggiati mentre i pattini rimasero spesso l'unico sistema consentito per muoversi in città come Amsterdam, Anversa e molte altre.
Di necessità virtù
Numerosi pittori fiamminghi, tra cui primi su tutti Jan Brueghel, Hendrick Avercamp e Adam van Breen ci danno, tramite i loro quadri, un'idea molto precisa di come la piccola età glaciale avesse trasformato i paesaggi, le abitudini delle persone...e i loro divertimenti: nei paesaggi ritratti compaiono individui di ogni classe sociale, ben caratterizzati dall'abbigliamento, pattinare fianco a fianco e interagire come mai sarebbe potuto accadere in altre circostanze.
Abbandonate le ormai inservibili carrozze, aristocratici con tanto di gorgere, cappelli piumati e spade al fianco scivolano sui canali ghiacciati tra le servette che si recano a fare commissioni, i mercanti che spingono su piccole slitte la loro mercanzia e nugoli di ragazzini che armati di bastoni si cimentano in una rudimentale versione del moderno hockey.
Divertimenti invernali
Gli aristocratici sui pattini ritratti da Avercamp e Adam van Breen nella prima metà del XVII secolo non rinunciano a mostrare il loro status non solo attraverso un ricco abbigliamento, ma anche trasformando in occasione di distinzione ed intrattenimento quella che per gli altri ceti era un condizione di disagio: vengono allestite vere e proprie piste di pattinaggio riservate alla nobiltà, circondate da muretti di cinta e presidiate per evitare l'ingresso di disturbatori e mendicanti.
Lo specchio di ghiaccio viene arredato con panchine e sedute per poter sostare a chiacchierare o arricchito con pedane, piccoli palchi e persino archi che delimitano un percorso obbligato che tutti gli avventori si divertono a compiere in fila indiana o tenendosi per mano.
A bordo pista o al centro, su un palco sopraelevato, ci sono i musici che con le loro note intrattengono i pattinatori o scandiscono i tempi di giochi e danze proposti da un maitre à danser. Sullo stesso palco centrale, accessibile da tutti gli angoli della pista, vengono anche allestiti coreografici rinfreschi a tema invernale in cui vengono serviti cibi e bevande calde corroboranti.
L' etichetta....sul ghiaccio
Tali piste, attive in città come Rotterdam, Amburgo e Londra, diventano un vero e proprio meeting point dell' aristocrazia locale: si trattano gli affari, vengono allestiti gli spettacoli e i balletti di moda che spopolano nei teatri e il divertimento non si ferma neppure a notte fonda, con le piste illuminate da fiaccole e lanterne e temperature che hanno sfiorato in Olanda e Germania del nord i -40 gradi centigradi.
Ma il freddo non scoraggia il proliferare di questi eventi mondani: pattinare in modo aggraziato e impeccabile diventa un requisito imprescindibile per ogni membro dell'alta società e presenziare a questi divertimenti invernali può essere l'occasione di dimostrare le propria ricchezza tramite lo sfoggio di piccole slitte riccamente intarsiate e pattini d'argento cesellati o tempestati di pietre preziose.
Sulle piste VIP valgono le stesse regole e codici comportamentali che vigono a corte sui diritti di saluto e di precedenze di passaggio: tagliare la strada ad un aristocratico di grado più elevato o peggio, caracollare su di lui facendolo cadere, impongono l'immediato allontanamento dalla pista e sanzioni che vanno dalle pene pecuniarie all'arresto con detenzione.
Persino i sovrani, come ad esempio Elisabetta I d'Inghilterra e la giovane Cristina di Svezia non si sottraggono al richiamo del ghiaccio e spesso si recano sulle piste “pubbliche” a danzare e giocare con il loro seguito.
Particolarmente rappresentativa a questo proposito è una scena del film Orlando (1992) di Sally Potter, in cui è magistralmente rappresentato uno di questi divertimenti invernali.