Il Diavolo di Papefigueire di Jean de la Fontaine
Scritto da Stefano Torselli. Pubblicato in mirabilia
Il diavolo di Papefiguiere è un racconto libertino di La Fontaine pubblicato nel 1674. La Fontaine, il favolista francese alla corte di Luigi XIV, non ha scritto solo le favole che noi tutti conosciamo ma anche racconti per adulti, ispirati a Rabelais ed a Boccaccio, mostrando furbizie e difetti degli uomini ancor più evidenti che nelle favole.
Uno di questi racconti si intitola il diavolo di Papefiguiere che narra di come una giovane contadina è riuscita a beffare un diavolo mostrandogli la vagina. Il gesto di alzare la gonna è antico, in greco è detto anasyrma ed è usato in relazione a certi rituali religiosi, erotismo e scherzi oppure come scherno o mezzo di ripulsa verso un nemico soprannaturale.
Riassunto del Diavolo di Papefigueire di Jean de la Fontaine
C’era una volta in Francia un paese Papimanie dove le persone erano felici e gioiose e un paese invece, Papefigueire, dove le persone erano tristi e odiose. A Papefigueire gli abitanti avevano messo un fico nel ritratto del Santo Padre e per questo sono stati puniti e data la loro terra in appannaggio a Lucifero che la usava come casa di campagna.
Un giorno arriva un diavolo giovane ed inesperto, vede un contadino che si chiama Phlipot, lavorare la terra con molta fatica. Il diavolo chiede al contadino di lavorare per lui e si accordano per fare coltivare frumento e divederlo: al contadino le spighe e al diavolo le radici.
Dopo il raccolto vanno al mercato e il diavolo si accorge di esser fatto fesso perché il contadino vende la sua parte di raccolto ma nessuno compera le radici del diavolo.
L'anno successivo Phlipot coltiva carote e rape e il diavolo decide di prender ele foglie e lasciare le radici al contadino ma così viene fatto fesso per la seconda volta. Infuriato il diavolo va a casa di Phlipot minacciandolo con l’intenzione di vendicarsi dei raggiri che ha subito ma lo sorprende con una donna che dice di essere vergine.
Perrette, la donna del contadino, che non sembra tanto vergine, dice a Phlipot di non farsene troppo crucio, si occupera lei del diavolo. Phlipot per paura e va nascondersi in un vaso d'acqua santa in una chiesa mentre tutti i curati in torno cantano vade retro per scacciare il diavolo.
Perette e restata a casa e aspetta il diavolo, quando lo vede esce urlando: Phlipot mi ha distrutta, il tradittore, il cattivo mi ha detto che doveva allenarsi prima di battersi contro te (il diavolo). Per allenarsi mi ha graffiato orribilmente e fa vedere al diavolo il graffio che è la vagina.
Il diavolo spaventato fa il segno della croce e fugge, per paura della forza di Phlipot capace di fare una ferita cosi grande!
Così tutto il villaggio e i preti festeggiano la sconfitta del diavolo.
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