La bourdaloue
Scritto da Irene Marone. Pubblicato in mirabilia
Sembra una tazza dalla forma bizzarra, un ricercato soprammobile o una piccola zuppiera da tavola...ma cos'è davvero la bourdaloue??
Dobbiamo intanto dire che prende il suo nome da Louis Bourdaloue, un gesuita noto per le sue brillanti, avvincenti ma interminabili prediche.
La sua abilità di oratore lo condusse fino alla Chapelle Royale di Versailles, dove celebrava messa e arringava alla presenza di Luigi XIV e della famiglia reale: un onore che non toccò a nessun altro predicatore del suo tempo!
Tuttavia le numerose dame presenti a corte si trovarono a dover risolvere un problema logistico alquanto rilevante: come fare a non perdere neppure una parola delle lunghissime prediche quando si presentava una “necessità fisiologica”?
Non era cosa da poco alzarsi e lasciare la sala con quegli abiti ingombranti!
La risposta fu semplice: un vaso estetico e “portatile” che potesse essere usato in modo pratico e con discrezione ovunque, rimanendo comodamente sedute o comunque leggermente accovacciate.
Essendo rivolta espressamente ad un uso femminile la Bourdaloue segue la forma anatomica femminile: è ovale, leggermente sagomata sui lati, ed è dotata di un manico su un lato e di un beccuccio per lo “svuotamento” sull'altro.
Alcune di esse erano veramente piccole e venivano portare della dame in apposite custodie. All'occorrenza venivano utilizzate con discrezione (complici le vaporose gonne e gli ampi panier) OVUNQUE (in chiesa, in carrozza, a teatro, a tavola) e poi lasciate coperte ai domestici, che si sarebbero occupati dello svuotamento.
La Bourdaloue divenne un oggetto immancabile del “corredo” quotidiano femminile per tutto il '700.
Di solito erano in ceramica, ma alcune di esse erano veri e proprio oggetti d'arte: persino le note case di porcella ne di Sèvres e Limoges si cimentarono nella produzione di bourdaloue artistiche in forma di conchiglia o ornate da applicazioni o decori in stile cinese.
Molte di esse venivano personalizzate con motti e dediche all'interno e all'esterno, a volte anche di carattere umoristico.