La realizzazione si deve a Nicolas Fouquet, sovrintendente di Luigi XIV; persona colta, potente ricca ed erudita membro di una stirpe antica che però volò troppo in alto causando la gelosia del re. Il castello fu inaugurato il 17 Agosto 1661 con una delle più belle feste nel più bel castello del Reame (Versailles non era ancora la reggia del Re Sole): il ricevimento per onorare il Re fu stupefacente. Autore della festa Vatel che organizza: passeggiata, cena, commedia, fuochi d'artificio.
Quella festa fu il disastro per Fouquet ecco le parole di Voltaire: Il 17 Agosto, alle sei di sera Fouquet era il Re di Francia; alle due del mattino non era più nulla. Arrestato per mano di D'Artagnan fu rinchiuso nella prigione fortezza di Pinerolo in Italia, dove morì nel 1680.
Se l’arresto fu clamoroso il processo fu lento ma altrettanto clamorosa fu la risoluzione del re che, unico caso in tutta la storia di Francia, utilizzò il suo diritto di grazia invalidando la sentenza, non per alleggerirla, ma per aggravarla: prigione a vita.
Di Fouquet rimane oggi intatto il suo capolavoro: il palazzo e i giardini di Vaux-le-Vicomte, di cui lo stesso Nicolas ci ha lasciato queste sue parole scritte mentre era nella fortezza di Pinerolo. Nicolas Fouquet: "Era una terra che io consideravo come mia residenza principale, nella quale volevo lasciare qualche segno dello stato in cui io sono vissuto".
Nicholas Fouquet ebbe l'intuizione di far realizzare il palazzo mettendo a collaborare liberamente tre artisti emergenti del momento, cosa che permise in un sol getto la realizzazione dell'opera: L'architetto Louis Le Vau (1610 - 1670), il pittore/decoratore Charles Le Brun (1619 - 1690), il progettista giardiniere André Le Nôtre (1613 - 1700).
Il primo a 43 anni firmò i piani del castello, dopo già essersi affermato come architetto nelle realizzazoni di Hotel Lambert, Chiesa di Saint-Louis-en-l'Ile, Hotel Lauzun tutti a Parigi; nelle realizzazioni degli ammodernamenti del castello di Vincennes, e nella costruzione dei castelli di Raincy, di Meudon e di Saint-Sépulcre. Successivamente all'incarico datogli da Fouquet, realizzerà nella capitale francese il collegio delle "Quattro Nazioni" e naturalmente per il Re Sole sarà l'artefice del primo ingrandimento del castello di Versailles.
Il secondo, Charles Le Brun, tentasettenne inizia la decorazione di Vaux-le-Vicomte, realizzando in prima persona le decorazioni principali dei soffitti, si occupò anche della fondazione di un atelier di tapezzeria, presso Maincy (poi atelier dei Gobelins), creando i modelli delle tappezzerie che si realizzarono, e disegnò anche la mobilia e le statue per il castello.
Il terzo, André Le Nôtre, si era occupato prima dell'incarico offertogli da Fouquet dell'abbellimento dei giardini delle Tuileries, sotto la direzione del padre: quindi fu a Vaux-le-vicomte che ebbe il primo incarico indipendente, in modo da mostrare le sue capacità, e vi riuscì splendidamente, poichè qui creò per la prima volta un giardino di sana pianta, in zone dove c'erano solo pascoli, vigne e zone incolte. Si occupò quindi di disegnare le prospettive e gli assi pincipali del giardino, piega il terreno alle sue esigenze prospettiche e al gioco della illusione, tenendo presente di dar luce alla sua opera tramite un gioco di di acque vive e riflettenti, grazie all'ausilio di bacini e fontane. Grazie a questo lavoro, otterrà poi l'incarico di realizzare i giardini reali di Versailles.
Altri artisti partecipano alla realizzazione del castello tra i quali: gli scultori Michel Anguier, Thibault, Girardon, Legendre, Poissant; il falegname Jacques Prou, e il doratore Gougeon de la Barronnière. La quasi totalità delle opere originarie finisce al Louvre o a Versailles confiscate da Luigi XIV.
Il castello di Vaux Le Vicomte si trova a circa 55 chilometri a sud est di Parigi, è uan delle attrazioni storico turistiche più importanti di Francia, è visitabile tutto l'anno e si tengono veste commemorative come quella del 17 agosto, nel sitoweb del castello potrete trovare ogni informazione, è disponibile anche una navetta da Parigi.