La più importante costruzione monumentale italiana a nord delle Alpi, ed è la terza chiesa costruita in questo luogo. La costruzione del duomo attuale comincia nel 1614 sotto l’arcivescovo Markus Sitticus, su progetto dell’architetto di corte Santino Solari. La chiesa viene consacrata nel 1628, i campanili sono completati tra il 1652 e il 1655.
La facciata
La splendida facciata barocca, in marmo dell’Untersberg, si affaccia sulla piazza e fa da scenografia alle rappresentazioni del festival estivo di Salisburgo. La facciata è divisa orizzontalmente in 3 piani secondo la sequenza canonica dell’ordine delle colonne (stile dorico – ionico – corinzio). La parte culminante delle torri, che si assottiglia verso l’interno e s’innalza su una balaustra, riprende un motivo architettonico veneziano. Si accede all’interno della chiesa attraverso tre pesanti porte di bronzo che simboleggiano da sinistra a destra la fede, la carità e la speranza.
L’interno
Entrando il visitatore viene colpito dall’emanazione imponente della luce, che dà un’impronta decisiva alla spazialità dell’edificio. Al contrario della tipica navata lunga, che risulta semibuia perché illuminata solo indirettamente, qui lo spazio divisorio delle navate viene riempito di luce per mezzo della cupola a tamburo e della triconca (struttura a trifoglio), entrambe innalzate sopra l’area d’intersezione delle navate.
La decorazione
Le pitture sui muri e sul soffitto sono opera del fiorentino Donato Mascagni. Insieme a lui collabora Ignazio Solari, figlio del costruttore del duomo. Gli affreschi risalgono al 1622-30. Le scene principali della cupola si riferiscono alla Passione, di lato a queste sono poste altre scene della vita di Cristo, che continuano anche nel Presbiterio. Nelle 16 zone della cupola si vedono scene del Vecchio Testamento con riferimento tipologico alla Passione di Cristo, mentre negli intarsi del tamburo sono raffigurati i quattro Evangelisti.Nelle cappelle della navata di destra troviamo una serie di dipinti (principalmente raffiguranti santi) di J. H. Shonfeld, pittore importante per la sua funzione di trasferente della pittura barocca italiana in Germania.
Gli altari
L’altare principale del coro e i due del transetto dimostrano somiglianza, nella loro costruzione a portale, con le costruzioni monumentali e i sepolcri a muri dell’arte italiana. Nell’altare maggiore, probabilmente concepito da Santino Solari nel 1628, troviamo la pala d’altare con la Resurrezione di Cristo, opera di Donato Mascagni. Sul frontale riccamente lavorato si trovano allegorie della Carità e della Religione.