Villa Mansi è sita sulle rive del lago Bagno di Venere (così chiamato per via delle splendide statue femminili che lo circondano) ed è, sicuramente, la più famosa tra le ville lucchesi. La sua costruzione, risalente al XIV secolo, fu voluta dalla famiglia Benedetti; in seguito la villa venne acquistata, nel 1599, dalla famiglia Cenami.
Nel 1634 i Cenami affidarono il rifacimento dell’edificio all’architetto Muzio Oddi che ristrutturò la villa e il parco in stile barocco francese e rialzò il piano soprastante; fu costruita una facciata monumentale con un portico rialzato al quale si accede da due rampe di scale, il tutto decorato da numerose statue, stemmi e cornici. Nel 1675 la villa passò ai Mansi.
Le sale di villa Mansi
Le sale sono tipicamente barocche, ricche di dorature e grottesche, figurine fantastiche e animali esotici, ne è un esempio la camera degli sposi, decorata dal pittore Santino Del Frate e la prima sala sulla destra della terrazza con allegorie carnevalesche che rappresentano varie maschere del nord e del sud d’Italia. Il Del Frate decorò anche il soffitto della galleria, con un allegoria rappresentante il marchese Luigi Mansi in abiti di gonfaloniere con ai lati una pantera, simbolo della Libertà Lucchese. Il salone centrale fu decorato dal Tofanelli, artista molto ammirato da Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, che soggiornò spesso nella villa.
Il giardino di villa Mansi
Nel XVIII secolo l’architetto Filippo Juvarra fu incaricato da Ottavio Mansi di procedere alla ristrutturazione del parco; Juvarra rielaborò il giardino all’italiana eliminando i giochi geometrici in favore di un pendio e realizzando un pregevole sistema idrico che permetteva giochi d’acqua e molti effetti scenografici. Di questo periodo rococò rimane solo il Bagno di Diana (un ninfeo) e la grande peschiera. Un’esedra fa da sfondo a tutto questo. Ad est della villa c’è un vialetto di palme e un bosco di bambù che ombreggia la grotta di gusto barocco dalla quale scaturisce l’acqua che va a formare un ruscello costeggiante le scuderie.
Curiosità:Il fantasma di Ludida Mansi
Quella di Lucida Mansi è una figura sospesa a metà tra realtà e leggenda. Donna bellissima, ricca e sofisticata, Lucida nacque il 7 marzo 1606 da Vittorio Saminiati e Laura Marchiò. Nel gennaio del 1626, a 20 anni, sposò Vincenzo Diversi, che la lasciò presto vedova: l’uomo venne assassinato nel luglio del 1628 con un colpo di archibugio da un lucchese con cui aveva in corso una lite per problemi di confine.
Nel 1635 Lucida si risposò con don Gaspere di Nicolao Mansi e a questo punto i particolari leggendari si sprecano.
Si narra che Lucida collezionasse amanti su amanti e che se ne sbarazzasse dopo folli notti d’amore; che avesse riempito le sue stanze di specchi, per ammirare la sua bellezza, una bellezza che doveva sicuramente turbare gli animi, dal momento che molti sostenevano che avesse contratto un patto con il diavolo per conservare la sua avvenenza intatta: in cambio di trent’anni di ulteriore giovinezza, il diavolo avrebbe preso l’anima di Lucida e, allo scadere di questo periodo, avrebbe portato via la donna in carrozza gettandola, poi, nel laghetto dell’Orto Botanico di Lucca.
Altri sostengono che Lucida sarebbe sprofondata negli inferi in un foro infernale che corrisponderebbe ad un cerchio ancora visibile nel pavimento della Camera degli Sposi di Villa Mansi. Il fantasma della bellissima Lucida apparirebbe ancora oggi nelle acque del laghetto dell’Orto Botanico.
Molto probabilmente Lucida morì di peste nel 1649 ed è sicuramente falsa la notizia che il suo atto di nascita sia stato cancellato perché si perdesse la sua memoria. Nell’anno in cui morì, una sua nipotina ricevette il suo stesso nome. Un nome, dunque, che non doveva essere poi così indegno.
* A villa Mansi nel 1962, nei saloni vennero girate alcune scene del celebre film di Luchino Visconti, Il Gattopardo.
Località: La villa si trova a Segromigno In Monte, comune di Capannori, prov. Di Lucca in via delle Selvette, 242