Dopo tre anni di chiusura forzata a causa dei danni del terremoto del maggio 2012 la Galleria Estense di Modena riapre venerdì 29 maggio: sarà così restituita al pubblico una delle raccolte artistiche di origine dinastica più importanti d’Italia.
La collezione d'arte dei duchi d'Este consta di ben 609 opere, tra le quali spiccano il busto realizzato da Gian Lorenzo Bernini per Francesco I tra il 1650/51 e il ritratto che Velazquez eseguì allo stesso duca durante un soggiorno in Spagna ospite del re Filippo IV tra il 1638/39.
Tre giornate, 29-30-31 maggio 2015, dense di eventi, mostre straordinarie, conferenze e concerti di musica barocca celebrano il grande evento. Qui il ricchissimo programma, che offre 30 eventi tutti gratuiti: http://www.nottibarocche.it/
Un appuntamento con il bello davvero da non perdere!
Molto più di un ritratto...
Bernini, che scolpì lo splendido busto senza mai aver visto il duca ma basandosi solo su dipinti che lo ritraevano di profilo, ebbe un bel da fare a "Far che un marmo bianco pigli la somiglianza di una persona, che sia colore, spirito, e vita, anchorché sia lì presente, che si possa imitare in tutte le sue parti, e proportioni, è cosa difficilissima, Creder poi di poter farlo somigliare con haver sol davanti una Pittura, senza vedere, ne haver mai visto il Naturale, è quasi impossibile, e chi a tale impresa si mette più temerario che valente si potrebbe chiamare" come lui stesso ci scrive.
Tuttavia, lo sforzo di scolpire questo "principe ideale", questo archetipo del potere in cui tutto sprizza nobiltà, grazi a e puro spirito barocco, lasciò il duca tanto stupito e soddisfatto da fargli sborsare di buon grado la somma di 3000 scudi, la stessa somma pagata da Innocenzo X per la realizzazione della Fontana dei Fiumi a Roma. Un testimone ci racconta come Francesco I fosse rimasto letteralmente ipnotizzato e quasi "invaghito" da quella sua effige in marmo, che è molto più di un ritratto ma la materializzazione stessa dell'eststica del potere barocco: "veduto (il busto) da quel Prencipe, parve […] che a guisa di novello Narciso in rimirando attentamente le sue fattezze nel candore di quel marmo, si compiacesse sommamente di se medesimo, o vero invaghito della sua Statua; con esso lei ragionasse, come un novello Pigmalione".
Il significato etico ed estetico di quest'opera stupefacente è stato studiato a fondo da Irving Lavin, professore emerito di Storia dell’arte presso l’Institute for Advanced Study di Princeton e massimo esperto dell'arte berniniana oggi vivente: sabato 30 maggio il prof. Lavin svelerà tutti i "segreti" del "principe ideale" scolpito da Bernini in una lezione magistrale che lo staff di baroque.it seguirà per voi, insieme alle mostre straordinarie "Allegrezze Barocche: macchine pirotecniche e apparati scenici nella Modena estense" e "Politica e organizzazione dell'effimero nella Modena estense".
Stay tuned!