Madame du Barry di Edmond e Jules de Gouncourt
Scritto da Elena Romanello. Pubblicato in mondo barocco
Dopo Madame de Pompadour, la collana Ritratti di Castelvecchi presenta l’altra favorita di Luigi XV, Madame Du Barry sempre secondo Edmond e Jules de Goncourt, in questo caso molto meno teneri e interessati verso quello che è stato un personaggio controverso e spesso frainteso, di cui raccontano la vita.
Un libro comunque interessante
L’epopea di Madame Du Barry, figlia illegittima di un nobile, modista a Parigi in cerca di fortuna grazie alla sua bellezza, diventata moglie di un nobile e favorita di un re, può sembrare alla fine una versione un po’ più piccante della storia di Cenerentola o una Pretty woman ante litteram, se non fosse poi per il tramonto malinconico, sola dopo la morte del re nel castello di Louveciennes con un amore da non più giovane (allora si era vecchie a trent’anni) con il duca di Brissac, e la fine decisamente tragica sulla ghigliottina.
La vita della contessa rivive tutta nelle pagine dei Goncourt, grandi studiosi del Settecento e soprattutto delle sue donne: questa non era loro congeniale, preferivano la più brillante e intelligente Pompadour a questa consolatrice della vecchiaia di Luigi XV, per la quale fu iniziato a costruire il Petit Trianon in cui lei non abitò mai.
Una nuova edizione
Ad essere pignoli, il libro dei Goncourt era già uscito in italiano, nei lontanissimi anni Trenta, per la casa editrice Bemporad, ma ormai la reperibilità è molto scarsa, per cui c’è da essere felici di questa uscita. Anche perché di biografie sulla Du Barry in italiano non c’è più niente da molto tempo, molte non sono state tradotte e sono ormai introvabili anche il libro di André Castelot uscito per Mursia all’inizio degli anni Novanta, sia quello di Stanley Loomis per Dall’Oglio di fine anni Sessanta, salvo colpi di fortuna nell’usato.
Madame Du Barry, un personaggio frainteso
Madame Du Barry rivisse al cinema negli anni Cinquanta in un polpettone vagamente fiabesco con la diva ormai oggi quasi dimentica Martine Carol, e in tempi più recenti è stata rappresentata come una cafona da strada con il volto di Asia Argento nel film di Sofia Coppola Marie Antoinette. Per non parlare dell’immagine di lei che veniva fuori dall’anime di Lady Oscar, un’avvelenatrice tra Lucrezia Borgia e Madame de Montespan. Madame Du Barry non era comunque così, la sua vita è un misto tra Fanny Hill, Cenerentola e una tragedia ed è bello riscoprire come sono andate davvero le cose.
Perché avere questo libro
I fratelli Goncourt sono sempre una garanzia di qualità e di rigore storico, e il loro Settecento ha sempre fascino, anche se visto con il filtro di un’altra epoca. Madame Du Barry non è un personaggio così noto, stretta tra Madame de Pompadour e Maria Antonietta, e la sua storia è comunque interessante, nel contesto dell’epoca in cui è vissuta. Per chi ama il Settecento e i suoi protagonisti è comunque un titolo da tenere presente, all’interno di una biblioteca più ampia che comprenda i vari aspetti di questo periodo.