Francoise d’Aubigné, la futura Madame de Maintenon, nasce il 27 novembre 1635 nella prigione di Niort, nipote del grande poeta protestante Agrippa d’Aubigné e figlia di Constant d’Aubigné, ladro e assassino.
A nove anni Francoise parte per le Antille e qui i genitori tenteranno invano di rifarsi una vita. Nel 1647 ritorna a La Rochelle ed è costretta a mendicare per non morire di fame.
Rimasta orfana di padre e abbandonata dalla madre, sposa poco più che sedicenne il poeta infermo Paul Scarron, che all’epoca ha quarantadue anni.
A vent’anni Francoise è più che affascinante; è bella, così dicono. Mademoiselle de Scudéry, celebre romanziera, la descrive nella sua Clelia sotto il nome di Lysiane:
Alta, una figurina armoniosa, una pelle compatta e bella, i capelli d’un castano chiaro molto gradevole, un’espressione aristocratica, dolce, ridente e modesta e, per rendere la sua bellezza più perfetta e splendente, i più begli occhi del mondo, neri, brillanti, appassionati e pieni di brio. Non si vantava di essere bella sebbene lo fosse moltissimo.
Nel 1660 Scarron muore e la giovane vedova, priva di mezzi, si rifugia in un convento prima di ottenere da Anna d’Austria una piccola pensione.
Presto, però, Francoise viene introdotta nella buona società parigina dove non tarderà a crearsi delle solide amicizie e verrà corteggiata da molti uomini del bel mondo “galante”. Ad una giovane donna di San-Cyr, che le ricordava la rara bellezza avuta in gioventù, rispose, vuoi per obiettività vuoi per un eccesso di modestia: bella non sono mai stata…ma ero molto carina”aggiungendo con un’ombra di nostalgia: gli uomini mi correvano dietro perché ero carina…
Nel luglio del 1668, Francoise viene presentata a corte e l’anno dopo diventa la governante dei figli di Luigi XIV re di Francia e della Montespan. Sinceramente affettuosa amerà moltissimo, con i sentimenti di una vera madre i figli del re e in particolar modo il duca del Maine.
Nel 1772 il re inizia ad “interessarsi” alla governante dei suoi figli. Due anni dopo Françoise si stabilisce a corte con i bastardi legittimati del sovrano; compera il castello di Maintenon ricevendo da Luigi XIV il titolo di marchesa. Probabilmente è in quel periodo che cede alle “avances” del re divenendone l’amante.
Il 31 luglio del 1683 la regina Maria Teresa, sposa del Re Sole, muore; il 9 ottobre dello stesso anno Madame de Maintenon e Luigi XIV contraggono un matrimonio “segreto”, per motivi politici e di convenienza.
La seconda moglie del re seppe conservare a lungo dopo il suo matrimonio un aspetto giovanile ed un viso affascinante. Non ebbe figli, il che l’aiutò sicuramente a conservare quella “linea” che tutti le riconoscevano. “Sempre molto elegante, signorile, raffinata, pur rifuggendo da qualsiasi ricercatezza nell’abbigliamento.”
Profuma i suoi abiti con lavanda e maggiorana, cura le mani con pasta di mandorle dolci e usa degli impacchi per i capelli. In breve, ci tiene a rimanere desiderabile. E ci riesce, poiché sappiamo, dalla corrispondenza con il suo padre spirituale, che il re suo sposo continuerà ad “onorarla dei suoi favori”, adempiendo con molta regolarità i doveri coniugali quando la marchesa ha ormai superato la settantina.
Dotata di intelligenza e sorretta da una cultura che, pur non essendo vasta, la poneva molto al di sopra della media delle donne dell’aristocrazia, diventerà la protettrice di Racine. Nel 1668 la Maintenon fonda l’educando di Saint-Cyr, nei pressi di Versailles destinato alle “damigelle nobili e povere”. Qui si ritirerà nel 1715 alla morte del sovrano, abbandonando definitivamente la corte.
Muore il 15 aprile del 1719 a Saint-Cyr.
“Sarò un enigma per il mondo”, soleva dire, non senza orgoglio, la vedova di Luigi XIV alle giovanette di Saint-Cyr. Non è certamente possibile spiegare in poche pagine questo enigma. Pur non potendo chiarire fino in fondo quello che si celava in quest’anima ricca e complessa, possiamo almeno adottare questo giudizio: “Non fece forse tutto il bene che avrebbe voluto, ma fece sicuramente meno male di quanto non ne faccia abitualmente qualcuno che abbia raggiunto una posizione simile alla sua…”.