Marie Antoinette, dal naso austriaco e lo sguardo delizioso. M. Proust
Maria Antonietta è forse la regina più discussa e famosa della storia moderna. Una popolarità più dettata dal destino che dalla volontà, sebbene il suo carattere e la sua vita abbiano dettato legge nei costumi e attirato molte attenzioni anche negative divenendo nel periodo rivoluzionario capro espiatorio della grave situazione in cui era caduto l’ancien regime.
Principessa austriaca
Maria Antonia Giuseppina Giovanna d' Asburgo Lorena nacque il 2 Novembre 1755 a Vienna, quindicesima figlia di Maria Teresa d'Asburgo e Francesco I di Lorena. Il futuro di questa regina fu segnato dalle vicende politiche che dominarono l’Europa nel finire del diciottesimo secolo. Gli Asburgo regnavano sull’impero d’Austria, che era in competizione con il crescente regno Prussiano alleato dell’Ighilterra. Maria Teresa, per conseguire una politica di equilibrio e non rimanere vulnerabile alle mire prussiane, si alleò con la Francia; per questo venne siglato un trattato e sua figlia Maria Antonietta fu promessa in sposa al nipote di Luigi XV, il futuro Luigi XVI. La giovane principessa trascorse la sua infanzia a Schonbrunn fino all’aprile del 1770, quando partì per Versailles.
Principessa in Francia
La Francia non fu sempre amica degli Asburgo, e questa nuova alleanza fece diffidare anche i principi, tanto che Luigi, erede al trono di Francia, fu tutt'altro che soddisfatto della decisione che suo nonno prese per lui.
A corte l’accoglienza di Maria Antonietta fu calorosa, ma sorsero immediatamente problemi per la diffidenza della futura regina di Francia nei confronti della favorita di Luigi XV, Madame Du Barry, definita da Maria Antonietta “La creatura” a causa del passato oscuro della dama di corte.
L'intera corte si divise in due fazioni: dalla parte di Maria Antonietta si schierarono subito le Mesdames reali, ossia le figlie di Luigi XV, mentre l'altra metà della corte si avvicinò a Madame Du Barry. L'astio che Maria Antonietta nutriva verso la favorita del sovrano era stato inizialmente alimentato da Maria Teresa, che dall'Austria inviava lunghe lettere alla figlia, consigliandola di scegliere accuratamente le proprie amicizie: ma quella che poteva sembrare una semplice disputa tra nobildonne stava compromettendo la difficile alleanza tra Francia e Austria. Maria Antonietta non rivolgeva mai la parola alla favorita, sfruttando a suo favore l'etichetta reale che esigeva che la du Barry non potesse rivolgersi alla delfina senza che quest'ultima l'avesse interpellata per prima. Le continue e sempre più pressanti lamentele di Madame du Barry, unite alla testardaggine di Maria Antonietta, fecero infuriare Luigi XV, che ordinò alla delfina di salutare Madame du Barry in occasione dei festeggiamenti per il capodanno del 1772: spinta dalle pressanti richieste della madre e del suo tutore, il conte de Mercy, Maria Antonietta si vide obbligata a salutare Madame du Barry davanti all'intera corte.
Sposa di Luigi XVI
La cerimonia di matrimonio fu fastosa, ma i figli tardarono molto a venire e la responsabilità cadde sulla principessa, sebbene il problema fosse solo di Luigi che riuscì a svolgere il suo dovere coniugale allorché si decise a un piccolo intervento chirurgico. Ma nel frattempo, per anni, le corti d’Europa non parlarono d’altro, e a Maria Antonietta vennero imputate varie colpe: persona frivola, superficiale, disposta a seguire le mode stravaganti di Parigi più che a rendere onore al marito.
Anche l'amicizia con la sua dama di compagnia divenne uno dei pettegolezzi preferiti a corte: la loro intimità, unitamente al mancato arrivo di un erede, alimentò le dicerie sui suoi costumi.
Regina di Francia
Luigi XV, colpito dal vaiolo, morì il 10 maggio 1774 lasciando il traballante regno nelle mani di Maria Antonietta e Luigi XVI.
La gloria e lo splendore creati da Luigi XIV erano ormai in discesa libera: la Francia era ancora una potenza Europea, ma più povera e arretrata rispetto al secolo precedente a causa della peculiare struttura politica dell’ancien regime, che non poteva cogliere a pieno i mutamenti della storia.
La giovane e inesperta regina era totalmente impreparata ai suoi compiti, tanto meno ad essere utile allo Stato. Luigi XVI, peraltro, era poco intelligente e poco votato all’esercizio del potere.
I reali erano ormai prigionieri del mondo meraviglioso e da favola di Versailles, distanti dai problemi della vita e dalle strategie politiche.
Maria Antonietta si lasciò subito condizionare dalle simpatie di alcuni privilegiati cortigiani, quali la contessa Yolande Gabrielle de Polignac, la principessa Marie Thérèse de Lamballe e la principessa di Guéménée.
Queste dame godevano di ogni privilegio, approfittando dell'ingenuità della regina e della debolezza del re.
Ma da tempo la popolarità di Maria Antonietta non era più quella che le era stata riservata l'8 giugno 1773 in occasione della sua prima entrata ufficiale a Parigi: spinta dai consigli delle cattive amicizie di cui si era circondata, creò innumerevoli cariche ufficiali inutili, comprò vestiti e gioielli in straordinaria quantità e spese cifre esorbitanti per adattare il Petit Trianon ai propri gusti, costruire il suo teatro privato nel parco della reggia di Versailles ed edificare l'Hameau, un villaggio di campagna in miniatura dove Maria Antonietta amava travestirsi da contadinella e trascorrere il tempo in compagnia della sua cerchia di amici.
In seguito al cosiddetto "scandalo della collana", Maria Antonietta perse completamente il favore del popolo e venne soprannominata "Madame Deficit". Le dicerie nei suoi confronti aumentarono: informata delle lamentele del popolo, rimasto senza pane, le venne attribuita la frase “dategli le brioches”: ma era una falsità. Tuttavia il popolo non l’amava, e anche a corte era detestata a causa dell’influenza sul marito Luigi XVI: egli, da diffidente che era, se ne era innamorato ed era pronto a soddisfare ogni capriccio della moglie.
Dopo otto anni di matrimonio Maria Antonietta rimase incinta, e il 18 dicembre 1778 diede alla luce una bambina; nel 1781 arrivò anche il sospirato erede maschio. Frattanto, la situazione finanziaria dello stato peggiorò e quando Maria Antonietta ordinò la costruzione di un costosissimo villaggio con otto cottage e una fattoria nei suoi giardini privati al Trianon, il risentimento nei suoi confronti raggiunse l'acme, rendendola il capro espiatorio di tutti i problemi del paese.
Nel rigido inverno tra il 1788 e il 1789, Versailles fu colpita da un'altra tragedia: il figlio maggiore di Maria Antonietta, l'erede al trono di Francia, morì di tubercolosi.
La rivoluzione
In primavera la situazione politica precipitò: i membri eletti degli Stati Generali costituiscono l'Assemblea Nazionale e, sfidando l'autorità assoluta del re, giurarono di non sciogliersi fino all’ottenimento di una costituzione. Il 14 luglio 1789 la rivoluzione fu inevitabile: il popolo di Parigi insorse contro la monarchia, in ottobre la rivolta aumentò e le donne parigine marciarono su Versailles. Maria Antonietta fuggì dal Petit Trianon, che non rivide mai più. All'alba del giorno seguente fu preso d'assalto il palazzo reale. Maria Antonietta riuscì a fuggire attraverso un passaggio segreto, sottraendosi al linciaggio. Braccati e spaventati, il re e la regina si rifugiarono nel palazzo abbandonato delle Tuileries rimanendo prigionieri per 18 mesi, durante i quali la situazione peggiorò di giorno in giorno.
Fuga e prigionia
La notte del 20 giugno 1791 Maria Antonietta e la famiglia reale tentarono la fuga, lasciando Parigi nel più gran segreto. Ma vennero riconosciuti, e subito arrestati. Nel settembre del 1791 Luigi XVI accettò la costituzione, nonostante l'opposizione della regina. Intanto, Maria Antonietta chiese aiuto in segreto ai sovrani stranieri, sperando di intimidire i rivoluzionari con la minaccia di un intervento armato. In aprile l'Austria e la Prussia dichiararono guerra alla Francia. Incautamente, mentre a Parigi infuriava la rivolta, il duca di Bruswick, comandante delle truppe prussiane, minacciò l'invasione e la distruzione di Parigi nel caso in cui qualcuno avesse attentato alla vita del re e della regina. In questo modo venne firmata la condanna a morte della monarchia. All'alba del 10 agosto 1792, ventimila parigini circondarono il palazzo reale. La famiglia reale vienne portata nel Tempio, una fortezza medievale che divenne la loro prigione.
Mossi dalla paura di una controrivoluzione, gli animi dei parigini si infiammarono. Nel settembre 1792, 1.400 nobili furono massacrati. Nello stesso mese, l'esercito rivoluzionario sconfisse i prussiani nella battaglia di Valmy. Non più impauriti dalla minaccia di un intervento straniero, i rivoluzionari abbatterono la monarchia e fecero nascere la Repubblica Francese.
La morte
Il carteggio segreto della regina con i governanti d’Europa fu scoperto, portando a un inevitabile processo dei reali per alto tradimento, con le conseguenze che conosciamo. ll re di Francia Luigi XVI fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793. Quando Marat, uno dei capi della rivoluzione, venne trovato assassinato nella sua vasca da bagno, il popolo di Parigi chiese vendetta. Maria Antonietta fu trasferita alla Conciergerie, la prigione tristemente nota per ospitare i condannati a morte prima della ghigliottina. Il verdetto del processo era scontato: il 16 ottobre 1793 Maria Antonietta fu ghigliottinata.
Fu l’ultima regina dell’ancien regime, in Francia e nel mondo. La sua vita non fu importante per azioni memorabili, ma per i dettagli, per gli amori e per essere stata protagonista della rivoluzione che cambiò il mondo. Innumerevoli sono i libri a lei dedicati, e anche i film che continuano a raccontarci attraverso di lei il mondo dell’antico regime, il mondo barocco e rococò della vecchia Europa prima dell’avvento della nuova era.
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