Gaspar Van Wittel
Scritto da Laura Savani. Pubblicato in pittura barocca
Gaspar Van Wittel, italianizzato in Gaspare Vanvitelli, nacque ad Amersfoort nel 1653. Allievo in patria di M. Withoos, nel 1674 era già a Roma, città nella quale si stabilì abbandonandola solo per brevi viaggi in Lombardia (1690), a Venezia e a Napoli.
I primi dipindi eseguiti a Roma, dal 1680 in poi, sono vedute di chiara intavolazione prospettica e di accurata definizione dei luoghi, lontane sia dal realismo compiaciuto e spesso polemico dei bamboccianti sia dal paesaggio fantastico di Rosa.
Su questa strada il pittore continuò tutta la sua vasta produzione che costituisce un precedente fondamentale per l'arte di Canaletto e per il vedutismo in genere.
Veduta dell'arco di Tito
Fra i dipinti migliori: Santa Maria della Salute a Venezia (Roma, Galleria Doria Pamphili) e Il Tevere a Ripagrande (Roma, Accademia di San Luca).
Morì a Roma nel 1736 e fu padre dell'architetto Luigi Vanvitelli.