Per gli studiosi odierni il rinascimento è un epoca di passaggio tra il medio evo e l’età moderna che inizia con la Rivoluzione scientifica rappresentata da autori quali Galileo e Bacone, la cronologia è definita tra la data del 1543 con la pubblicazione de Le rivoluzioni degli astri celesti di Copernico e I principi matematici di filosofia naturale di Newton del 1687.
La scienza e la cultura moderna
La cultura moderna e di conseguenza quella attuale in occidente tra fine 500 e inizio seicento si modifica da quella rinascimentale e medioevale caratterizzandosi da una modificazione del modo di pensare ed agire improntando lo schema concettuale riassunto in questo modo:
Concezione della Natura
- La natura è un ordine oggettivo
- La natura è un ordine casuale
- La natura è un insieme di relazioni
- I fatti sono governati da leggi
Concezione della scienza
- La scienza è un sapere sperimentale
- La scienza è un sapere matematico
- La scienza è un sapere intersoggettivo, cioè può essere controllato e verificato da tutti
- Il fine della scienza è la conoscenza oggettiva del mondo e delle sue leggi
Scienza società e tecnica nel periodo moderno
La nascita del nuovo schema di pensiero sorge da necessità intrinseche alla società che con il finire del 500 muta, si organizza dando vita alla civiltà urbana e borghese. Con l’aumentare della complessità delle attività umane crescono le esigenze e i bisogni, la tecnica chiede aiuto alla scienza e tra studiosi e operai nasce un scambio per la risoluzione di problemi pratici. Servono nozioni di fisica, matematica, chimica per gli artigiani, architetti, artiglieri etc…
Nuovi strumenti per gli studiosi
Già con il rinascimento cambia l’approccio allo studio, il sapere è più laico, vengono scoperti pensatori dimenticati come Democrito, Pitagora, Archimede e nasce la volontà di spiegare la natura per mezzo della natura. All’inizio del seicento le Accademie si dotano di corpi scientifici e nel 1665 viene pubblicato a Parigi il Journal de Savantes e in breve altre riviste in tutta Europa aumenteranno la diffusione del sapere scientifico.
Il nuovo modo di pensare introdotto dalla rivoluzione scientifica influenzerà anche altri ambiti del pensiero come la religione e la politica.
Gli ostacoli sociali alla nascita del pensiero scientifico
La scienza ha incontrato difficoltà ad affermarsi per molti motivi, ricordiamo che il sistema feudale e l’aristocrazia non erano interessati al progresso scientifico poiché l’aristocratico a differenza del borghese doveva la sua ricchezza e il potere al feudo e alla terra, le classi dominanti erano quindi poco interessate.
La struttura sociale era in oltre divisa tra i liberi pensatori che pensavano ma non lavoravano e i servi che invece dovevano realizzare le cose ed erano a contatto con la materia per cui c’era disprezzo da parte di chi aveva più mezzi ad adoperarsi verso attività di tipo pratico.
Conseguenze della nascita della scienza
La scienza delle origini ha la pretesa del rigore assoluto, della verità indiscussa inoltre sul lato pratico si diffonde l’idea che sia socialmente utile, capace di migliorare la condizione dell’uomo nel mondo ottenendo l’appoggio della borghesia. Questo influenzerà molto i filosofi come per esempio Kant.
La rivoluzione astronomica
Un altro elemento fondamentale della cultura dell’epoca moderna è la Rivoluzione astronomica che di pari passo con la scienza mette in discussione il pensiero culturale medioevale e rinascimentale.
Le classi religiose ma anche politiche sono in modo diverso restii al cambiamento, ogni rivoluzione ed anche evoluzione può cambiare lo status quo e far perdere o diminuire potere.
Copernico fece molto scalpore e fu difficile dover ammettere che l’universo non fosse geocentrico e l’uomo non fosse al centro dell’universo ma una infinita e dispersa casualità, così come la scoperta di un nuovo continente aveva aperto l’uomo europeo davanti al fatto non esser così solo e che la terra fosse più grande di quanto pensato.
L’infinito, il vuoto tanti concetti orrendi da concepire per l’uomo moderno che si trovava così nell’animo confuso e impaurito, cadevano le certezze crescevano le incertezze.