Figlio di un sarto protestante di origine tedesca, Abraham Bosse (Tours 1602 - Parigi 1676) fu uno dei più importanti incisori del Seicento e uno dei massimi rappresentanti del barocco francese.
Dopo aver appreso da Callot l'uso d'una vernice particolare, fine e senza grassi, che perfezionava la tecnica dell'acquaforte, pubblicò nel 1629 una "Raccolta di incisioni di moda alla maniera di Callot", comprendente 506 acqueforti, nella quale tutta la società francese del tempo, dall'aristocrazia ai borghesi e ai contadini, è ritratta con veristica esattezza, di modo che l'opera costituisce una vasta documentazione su abiti, mobili, edifici, gesti e atteggiamenti del primo Seicento francese.
I cinque sensi: l'udito
Figlio di un sarto, Bosse era affascinato dai costumi e possiamo guardare alla sua produzione per farci un'idea della moda francese all'epoca di Luigi XIII. Uomini e donne eleganti, spesso in abiti sontuosi sono i principali protagonisti delle sue composizioni.
Insegnante di prospettiva all'Accademia reale di arte fin dalla fondazione (1648), ne fu allontanato nel 1661 per il suo carattere irascibile e aprì in seguito una scuola concorrente, che Luigi XIV fece chiudere. Da allora si moltiplicarono le sue proteste e i libelli polemici contro il sovrano e Jean Baptiste Colbert, in cui all'estetica magniloquente di Le Brun si contrappone l'esemplare rigore di N. Poussin.
I cinque sensi - l'olfatto
Tra le altre opere teoriche si ricordano: Trattato dei metodi di incisione su rame (1645) e Il pittore ricondotto alle precise e universali regole della sua arte (1667).
Durante la prima parte della sua carriera, Bosse aveva studiato la prospettiva con Girard Desargue e si era dedicato alla realizzazione di illustrazioni di opere scientifiche.
Stampa delle incisioni su rame - acquaforte