Fra' Galgario
Scritto da Laura Savani. Pubblicato in pittura barocca
Giuseppe Ghislandi, detto Fra' Galgario (dal luogo del suo convento), nacque a Bergamo nel 1655. Figlio di Domenico Ghislandi, pittore quadraturista e di paesi, studiò a Bergamo con Giacomo Cotta e Bartolomeo Bianchini.
A vent'anni si recò a Venezia, dove vestì l'abito laico paolotto prendendo il nome di fra Vittore, e dove rimase, con breve intervallo fino al 1688, venticinque anni, gli ultimi dodici per addestrarsi nel ritratto con Sebastiano Bombelli.
Tornato a Bergamo, prese stabile dimora, forse sin dal 1702, nel convento del Galgario, dove visse fino alla morte, salvo un viaggio a Milano, nel primo decennio del Settecento, presso Salomon Adler, pittore allora assai rinomato per sue "teste di carattere"alla Rembrandt. Le esperienze intellettuali e artistiche, lo studio dei pittori veneziani e il contatto con i nuovi stili europei, apprese tra Venezia e Milano, portarono il pittore ad approfondire il tema del ritratto con risultati che sono tra i più alti del Settecento europeo, per la versatile varietà del suo stile misurato e spavaldo, sottile e indiavolato, minuto di tocco o largo di pennellata, sorprendente per la potenza, l'espressione e l'arguzia. Morì a Bergamo nel 1743. Tra le sue opere si ricordano: Il Giovane artista e i ritratti diFilippo Marenzi, di Elisabetta Pievani Guidotti e di Francesco Maria Bruntino (Bergamo, Accademia Carrara), del Giovane gentiluomo (forse Francesco Maria Tassi) (Bergamo, Raccolta Marenzi Pacciani), della contessina Secco Suardo (Roma, Raccolta Secco Suardo), del Giovane con scultura (Bergamo, Raccolta Agliardi), e ilRitratto di gentiluomo (Milano, Museo Poldi Pezzoli).
Ritratto della Nobil Donna Pievani Guidotti , Bergamo, Accademia Carrara
Gentiluomo con tricorno, Milano, Museo Poldi Pezzoli