Giardino Garzoni si trova a Collodi e fa parte delle attrattive legate al personaggio Pinocchio. Il giardino, tra i più belli in Italia è sintesi tra architettura geometrica rinascimentale e magnificenza spettacolare barocca. Un'opera d'arte di raro equilibrio, rigoglioso verde, ampie scalinate, trionfanti giochi d'acqua e statue costituiscono un ambiente spettacolare e gustoso.
È un'esperienza assolutamente indimenticabile perdersi fra le meraviglie di questo luogo della fantasia: grotte, teatri ricavati da siepi di bosso, statue rappresentanti esseri mitologici, satiri, figure femminili, serre con i pavoni, foreste di bambù.
Un'antica, maliziosa tradizione vuole che la visita sia propizia agli innamorati e non solo per le ombre delle fronde ed i ripari, che consentono baci e carezze, ma per il labirinto, nel quale ritrovarsi è simbolica allusione del cammino da fare insieme per tutta la vita. Appena si entra nel giardino si incontrano bellissime aiuole fiorite, statue e due grandi vasche circolari. Camminando si arriva davanti alle due maestose scalinate a doppia rampa caratterizzate da un complesso sistema idraulico che alimenta i giochi d'acqua.
Attraverso le scalinate si raggiungono le tre terrazze superiori. Al di là l'impressionante scala d'acqua, fiancheggiata da due statue di donne che rappresentano le due eterne rivali: Lucca e Firenze
All'estrema cima si trova la statua della Fama che soffia in una conchiglia, dalla quale scaturisce un getto che traccia un arco altissimo. A fianco del percorso principale del giardino, ci si può addentrare in moltissimi altri viali e vialetti laterali per scoprirne le meraviglie tra i profumi delle essenze, i giochi di ombre e luci dati dalle vegetazioni, il mistero dei labirinti, il fascino delle sculture.
La storia del giardino
Progettato nel Settecento dall'architetto lucchese Ottaviano Diodati, s'apre come uno stupendo teatro, con trionfi d'acqua e vasche grandi e stellate. A fianco della maestosità della Villa Garzoni, detta anche delle cento finestre, era inevitabile architettare il magnifico giardino che ancor oggi si mantiene integro nel suo splendore. Giardino realizzato già nel Seicento insieme alla villa dalla potente famiglia Garzoni, originaria di Pescia, di parte Ghibellina, che dopo la morte di Castruccio aveva subito la confisca dei beni, il bando e l'esilio. Riparata a Lucca, dove era assurta alle più alte cariche dello stato, al momento di costruire una villa l'antico gusto della provocazione e della sfida l'aveva ricondotta a questo luogo, che era sull'antico confine fra il Granducato e la Repubblica di Lucca. La prima notizia certa della villa risale al 1633 ed al marchese Romano di Alessandro Garzoni che, probabilmente, fu anche il primo architetto del Giardino, nel 1652 già delineato nelle forme attuali, poi arricchito con statue ed importanti giochi d'acqua nel secolo successivo.