Nel XVII secolo i Paesi Bassi meridionali furono sottoposti a dure prove militari e politiche. La tregua dei dodici anni, conclusasi nel 1609, non fu rinnovata; le lotte degli spagnoli contro i protestanti olandesi e contro i francesi furono lunghe e ripetute. Tuttavia il governo degli arciduchi Alberto ed Isabella, posti sul trono provvisoriamente da Filippo II, fu una prefigurazione del destino del Belgio indipendente.
La coppia patrocinò un'arte monarchica e cattolica, contribuendo molto all'originalità della produzione, specialmente di Anversa, di fronte ai Paesi Bassi Settentrionali, borghesi e protestanti nelle loro tendenze generali.
La Controriforma si manifestò con clamore e il rinnovamento cattolico fu caratterizzato dall'unione stretta con Roma e dall'attività degli ordini, in particolare dei gesuiti.
Il XVII secolo, dal punto di vista artistico, fu uno dei più fecondi della storia dei Paesi Bassi meridionali, aggiungendo una diversa forma di arte.
Il Barocco si sviluppò con una forza e un'originalità che eguagliano quella dell'Italia e dei paesi germanici, se non nell'architettura almeno nella decorazione e soprattutto nella pittura.
La pittura dei Paesi Bassi meridionali fu dominata dalla personalità di Peter Paul Rubens e si arricchì di talenti di prim'ordine, come Jacob Jordaens e Antoon Van Dyck.
Il naturalismo fu la caratteristica principale ma si devono precisare le sue sfumature a seconda delle personalità e dei generi trattati.
Jan I Bruegel dei Velluti (1568-1625), secondo figlio di Bruegel il Vecchio, fu pittore di corte degli Arciduchi Alberto ed Isabella e coltivò diversi generi ma fu noto soprattutto come pittore di fiori.
Il suo allievo Daniel Seghers (1590-1661) portò questa specialità alla perfezione, circondando la rappresentazione di Cristo, della Vergine e dei santi di ghirlande ornamentali.
L'originalità di Jan Fyt (1611-1661) risiede nella scienza del chiaroscuro e nella tendenza al lirismo: fu pittore non solo di fiori ma di scene di animali e di nature morte. In queste due ultime specialità, Frans Snyders (1578-1657) diede prova di un talento eccezionale.
Fra i pittori di genere, i cui temi comprendono scene ambientate in stanze fumose e taverne, in città e in campagna, Adriaen Brouwer (1605-1638) e David II Teniers (1610-1690) che dipinse soggetti di storia e ritratti.
Importante, come Rubens e Van Dyck, fu Jacob Jordaens, giustamente ritenuto uno dei primi pittori di Anversa. Tuttavia Rubens fu superiore a tutti gli altri artisti barocchi dei Paesi Bassi meridionali; all'epoca il suo genio non fu eguagliato che da quello di Bernini e la festa galante della pittura francese, da Watteau a Fragonard, deriva in gran parte da lui.
Per quanto assistente di Rubens, Antonie Van Dyck ebbe talento e intelligenza sufficienti per conquistarsi una fama propria; si cimentò con ottimi risultati nelle grandi composizioni ma lavorò soprattutto come ritrattista alla corte di Carlo I; mise a punto uno stile proprio, fatto di modelli vivi e pensosi, aristocratici e sognatori; la sua forma raffinata e dai colori fluidi diede al barocco un'eleganza poetica e sognante.