Pietro Falca, detto Pietro Longhi, nacque a Venezia nel 1702, figlio di Alessandro Falca, gettatore d'argento. Allievo di Balestra si formò in seguito alla scuola bolognese di G. M. Crespi.
Delle sue opere giovanili, alla "maniera grande" restano Il Supplizio di san Pellegrino (Bergamo, 1730 circa) e gli affreschi con La Caduta dei Giganti (Venezia, palazzo Sagredo, 1734), concepiti nel barocchismo retorico della tradizione di Balestra.
Il ricevimento prima del matrimonio
In seguito l'attenta lettura dello stile di Crespi, la conoscenza degli Olandesi e Fiamminghi del Seicento e della contemporanea pittura di costume francese condussero il pittore al suo tema fondamentale: la rappresentazione della vita del tempo, resa in una cronaca intima, sottilmente ironica, in comunità di intenti col teatro del Goldoni. La società patrizia veneziana viene effigiata con colori teneri e chiari, in ambienti affettuosamente descritti.
Tra le opere più felici di questa vasta produzione: La visita e la Lettera (New York, Metropolitan Museum), il Cavadenti e il Rinoceronte (Venezia, Ca' Rezzonico); il Concerto (Milano, Brera), la serie dei Sacramenti (1757), ispirata a quella del Crespi, e la serie della Caccia in valle, di grande schiettezza pittorica. Un pò stanca l'attività degli ultimi anni, talora troppo illustrativa.
Morì a Venezia nel 1785.